Nel mezzo del cammin…
I fotografi selezionati nell’ambito della Public Call di Fotografia Europea compongono e scompongono le forme del visibile e le nostre convenzioni nell’abitarlo. Percorrere le sale dei Chiostri di San Domenico diventa un’occasione per lasciarsi attraversare da interrogativi e suggestioni nuove. Dalla Riviera al Tagikistan…
Un progetto sviluppato nei tempi e negli spazi della grande pianura italiana: il lavoro multidisciplinare di Filippo Minelli, “Padania classic”, documenta le evoluzioni strutturali del paesaggio nel cuore produttivo e demografico italiano dagli anni ’80 ad oggi. Un panorama complesso e sorprendente in cui convivono spinte propulsive diverse, talvolta conflittuali e apparentemente prive di una direzione univoca.
Per “Italy & Italy” Luca Santese, tra i fondatori del collettivo Cesura, ha lavorato sullo sterminato patrimonio accumulato dallo storico fotoreporter Pasquale Bove. Ne è scaturito un ritratto dell’Italia degli anni ’90 attraverso il punto di vista privilegiato di una località simbolo come Rimini: un microcosmo affascinante, una messa in scena trasversale che passa dalle quotidianità romagnola al popolo delle discoteche, dalla cronaca alle manifestazioni spontanee di una socialità multiforme…
In “Wanderlust” Cyrus Mahboubian e Sophie Culière colgono il valore mitopoietico della strada, nella sua accezione fisica e psichica. Nelle polaroid del britannico Mahboubian gli attimi diventano incroci di possibilità, biforcazioni dell’immaginario in cui il reale scivola nel possibile, e viceversa. Per la francese Culière i collegamenti spaziali sono doppiati da quelli prodotti dalla mente in un numero incommensurabile di soglie, passaggi e illuminazioni.

Il concetto e la pratica del confine è alla base della ricerca di Ikuru Kuwajima, abituale frequentatore delle immense distese centro-asiatiche. In “Trail” il fotografo giapponese ha viaggiato attraverso il faticoso sentiero che separa Tagikistan e Afghanistan sullo sfondo delle immense vette della catena montuosa del Pamir: la sospensione geografica “racconta” una storia millenaria di spostamenti e conquiste…
Françoise Beauguion si confronta con il tema globale per eccellenza, la migrazione. Il suo approccio rifugge però dai toni della cronaca e della manipolazione mediatica. Egli coglie i suoi soggetti, attraverso foto e video, in un attimo liminare, il tramonto. Un momento di passaggio come quello che stanno vivendo queste persone, distanti sia dalla terra che hanno lasciato che da quella che dovrebbe accoglierli…
Le mostre dei Chiostri di San Domenico saranno visitabili a Reggio Emilia dal 6 maggio al 10 luglio.
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