Attrattori di contemporaneità

Collezione Maramotti, MAST, CSAC, Fondazione Modena Arti Visive, Linea di Confine, MAR: continua la collaborazione di Fotografia Europea con alcune delle più rilevanti e dinamiche organizzazione culturali italiane.

Bologna, Modena, Ravenna, Parma, Rubiera e… Reggio Emilia. In questi anni fotografia Europea si è sempre più legata a partner prestigiosi in un’ottica di collaborazione e di disseminazione di creatività e ricerca. Un percorso che, anche nell’edizione 2018, conduce sulle strade della contemporaneità internazionale.

Come quella indicata da Lutz & Guggisberg, per la prima volta in una sede espositiva italiana. Il duo svizzero sarà ospite alla Collezione Maramotti (Reggio Emilia) con il giardino, progetto costruito a partire da una serie di fotografie di oggetti e “residui” della civiltà del consumo odierna rivisitate con elementi di pittura e installazioni.

Sempre in Collezione Maramotti il 22 aprile apre per la seconda volta al pubblico l’Atelier dell’Errore BIG con un allestimento delle opere più recenti e avanzate ispirate alla figura rivoluzionaria di Marie Curie Più penetrante di un cristallo di radio.

La stessa attenzione per le dinamiche contraddittorie del presente si trova anche al MAST (Bologna) nei lavori di Mari Bastashevski, Sara Cwynar, Sohei Nishino e Cristóbal Olivares, vincitori del MAST Foundation for Photography Grant on Industry and Work, autentica vetrina per giovani di tutto il mondo.

I costi della trasformazione sociale sono stati uno dei temi cardine della fotografia tra anni Sessanta e Settanta. Lo testimoniano gli scatti di Carla Cerati, Uliano Lucas, Vito Bonasia, Giuseppe Morandi, Giordano Bonora appartenenti alla collezione dello CSAC (Parma), in mostra per Figure Contro, fotografia della differenza.

 

Mentre denunciano gli artisti progettano e contribuiscono a cambiare le cose. In A cosa serve l’’utopia alcune delle opere appartenenti al patrimonio FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE (Mladen Stilinovic, Akram Zaatari, Mario De Biasi, Francesco Jodice, tra gli altri) esplorano questo “programma” fondamentale.

La fotografia continua ad essere una grande opportunità di conoscenza. Questo è uno degli assunti di Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea che porta alla Corte Ospitale (Rubiera) lo spagnolo Jorge Ribalta e Flamenco (and other) sketches, ricerca su un fenomeno culturale unico e ambivalente tra origine popolare e consacrazione ufficiale.

Alex Majoli, infine, torna nella “sua” Ravenna con la mostra Andante al MAR, resoconto di un’attività che, dal 1984 a oggi, lo ha portato, attraverso i più rischiosi teatri di guerra e il vertice dell’Agenzia Magnum, a una concezione peculiare di quel particolare fenomeno chiamato fotografia che occupa sempre più spazio nella vita di tanti di noi.

 

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