Mast Foundation for Photography Grant on Industry and Work


Mast Foundation for Photography Grant on Industry and Work


 

Il MAST Foundation for Photography Grant on Industry and Work è una competizione internazionale che giunge quest’anno alla quinta edizione, raccogliendo il testimone del concorso GD4PhotoArt.

L’iniziativa vuole dare voce alla ricerca fotografica delle nuove generazioni di artisti arricchendo l’offerta culturale della Fondazione MAST di spunti inediti legati agli sguardi dei giovani sui temi dell’industria, della tecnologia, del territorio e del lavoro.

La mostra propone i progetti dei quattro fotografi finalisti – Mari Bastashevski, Sara Cwynar, Sohei Nishino e Cristóbal Olivares – che facendo luce su quattro realtà geografiche e umane molto lontane tra loro riflettono le rapidissime trasformazioni in atto nel mondo a livello economico e produttivo e le loro implicazioni ambientali, sociali, ed etiche nella vita di ciascuno di noi.

 

BIOGRAFIE

 

Mari Bastashevski

(San Pietroburgo, Russia, 1980)

Mari Bastashevski è un’artista, scrittrice e ricercatrice. Il suo lavoro – frutto in genere di ampie ricerche on line e sul campo – combina documenti a fotografie e testi, ed esplora l’intersezione tra individui, aziende private e amministrazioni pubbliche. In ordine di tempo, ha appena concluso il progetto 10,000 Things Out of China, un lavoro in cui si spinge nei meandri del mondo della logistica, spesso violenta, complessa e politicamente ambigua, grazie alla quale i prodotti realizzati in Cina raggiungono l’Europa e gli Stati Uniti.

L’opera di Maria Bastashevski è stata presentata in Francia, Paesi Bassi, Stati Uniti, Italia, Svizzera, Australia, e pubblicata sul New Yorker, Le Monde, New York Times, Vice, solo per citarne alcuni.

 

Sara Cwynar

(Vancouver, Canada, 1985)

Gli oggetti ready-made e le immagini che appaiono nei video e nelle fotografie di Sara Cwynar hanno il sapore del tempo che svanisce. Utilizzando molteplici strumenti, set di studio, collage, e tecniche di ri-fotografia, l’artista realizza scene composite a partire da annunci pubblicitari di riviste, da cartoline o cataloghi. Il suo principale interesse speculativo è indagare come le immagini popolari e le costruzioni grafiche lavorano nella psiche di ciascuno di noi e come le loro strategie visive invadono la nostra coscienza. Nel libro Kitsch Encyclopedia (2013), Sara Cwynar riflette su quanto le immagini familiari, sentimentali, tendano ad appianare le realtà spiacevoli, a coprire “i sistemi di controllo incardinati nella nostra vita sociale, economica, e politica”.

Cwynar propone immagini pubblicitarie ormai datate che mostrano il fallimento dei loro trucchi visivi e il declino del loro potere di seduzione, inesorabilmente rivelati dal tempo. Nelle sue opere l’artista mette in luce come ciò che una volta era familiare possa diventare estraneo; come l’oggetto feticizzato perda il suo splendore; come il suo fascino svanisca.

 

Sohei Nishino

(Hyogo, Giappone, 1982)

Sohei Nishino realizza opera basate sulle sue esperienze personali, legate a viaggi e peregrinazioni. Nelle sue “mappe dioramiche” unisce fotografia, collage, cartografia e psicogeografia per creare paesaggi urbani stampati in grande formato. L’artista percorre le vie di una città per circa tre mesi, cercando le prospettive più interessanti e accumulando centinaia di rullini. Poi stampa manualmente le immagini e le dispone minuziosamente in grandi tableaux. A prima vista le mappe sono quasi astratte, ma quando le si esamina in dettaglio si delinea un intero diorama – il teatro in miniatura delle sue personali esplorazioni urbane.

Nishino si è laureate nel 2005 all’Accademia di Belle Arti di Osaka. Ha esposto le sue opere in molti paesi, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra cui il “President Award”.

 

Cristóbal Olivares

(Santiago, Cile, 1988)

Cristóbal Olivares è un fotografo documentarista, con un profondo interesse per le questioni sociali. È co-fondatore di Buen Lugar Ediciones, una casa editrice indipendente specializzata in riviste e libri di fotografia. Nel novembre 2015 ha pubblicato il libro A-MOR sul femminicidio e la violenza domestica in Cile, premiato come miglior libro fotografico dell’anno da POY Iberoamerica.

Dal 2014 alla metà del 2016 Cristóbal ha preso parte al VII Photo Agency Mentor Program.

 

SEDE

Fondazione MAST
Via Speranza, 42
40133 Bologna

www.mast.org

 

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ORARI

dal martedì alla domenica ore 10 – 19

 

INGRESSO GRATUITO