Nelle giornate chiare si vede Europa
Partendo dal mito di Europa narrato da Ovidio, Meloni costruisce un ritratto delle “Europa” contemporanee: giovani donne, autonome, professioniste, l’esito più felice del Novecento, un’educazione fruttuosa al viaggio e all’incontro con l’altro.
Attualmente tutte di casa a Tangeri, ponte strategico tra Africa e Europa, con la loro apertura, stanno attuando una rivoluzione gentile, radicandosi nelle comunità che le accolgono ma continuando a incarnare i valori dai quali provengono.
Novelle Europa, dal toro non vengono rapite ma lo cavalcano, orientando la riflessione verso una prospettiva critica e postcoloniale che nello scambio di conoscenze, competenze e abilità trova senso e futuro. Cittadine del mondo, conoscono il significato dell’arrivo e della partenza, le sfumature del ricominciare ma anche del lasciare andare, in una perenne ricerca di completezza forse destinata ad una inquietudine agrodolce.
«Mi chiederai tu, morto disadorno, d’abbandonare questa disperata passione di essere nel mondo?», scriveva Pier Paolo Pasolini.
Le donne realizzano oggi “questa disperata passione di essere nel mondo” abbracciando complessità, offrendo curiosità, professionalità e, a volte, intemperanza verso schemi precostituiti. Ciascuna disegna una inedita geografia muovendosi sospinte dal bisogno di costruire, migliorare; ognuna traccia la sua intima costellazione, linee immaginarie che uniscono tappe fondanti, pietre miliari che portano inesorabili all’appuntamento con il reale.
Sonia Borsato
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