DOORWAY
In oltre 30 anni di pratica Jitka Hanzlová ha ritratto l’umano, l’urbano e il naturale in diverse serie fotografiche e libri. Sono stralci, momenti di interezza, esistenti nelle relazioni che ci legano – agli altri, a noi stessi, alla natura e a ogni cosa che ci circonda.
Invitata da Fotografia Europea a realizzare una commissione sul tema del festival, Jitka Hanzlová è tornata a Reggio Emilia dopo 17 anni. Se nel 2005 la sua attenzione si era concentrata su alcuni gruppi di persone migranti, che condividevano l’instabilità della loro situazione, oggi è tornata per ritrarre minori con un passato migratorio, che cercano di trovare il proprio posto nel mondo e di costruire un luogo da poter chiamare casa. “Stabilità” è stata una delle prime parole che ha scritto sul suo prezioso taccuino.
Sono stati giorni intensi, di scambi, di condivisione di storie vissute e di dialoghi silenziosi che Hanzlová ha vissuto con i soggetti che ha ritratto. Si è avvicinata, attenta e sicura, ai giovani volti dei ragazzi e delle ragazze, e ha scoperto luoghi della città, punti di ritrovo e un’umanità di cui Hanzolvá non sembrava mai stanca. Il risultato sono ritratti di ragazze e ragazzi sulla soglia, in un momento di passaggio. È la soglia del titolo, quella che è necessario attraversare per muoversi, in cui però tutto è ancora potenziale, e passato e futuro collassano. È solo con l’accettazione di questo collasso che possiamo fare un passo avanti, verso il futuro e lo sconosciuto, cercando dentro di noi le forze necessarie a sostenere il movimento per attraversare nuove soglie.