Benny Profane
Raccontare in poche righe Benny Profane non è semplice, il titolo già porta con sé importanti rimandi. Benny Profane è uno dei protagonisti del romanzo V di Thomas Pynchon, un uomo che si imbarca in una precaria odissea che lo porta tra la purezza e la blasfemia. La stessa precaria odissea la vivono i protagonisti delle immagini di Ken Grant, fotografo inglese interessato a raccontare la vita delle classi operaie inglesi in progetti a lungo termine. Il luogo in cui questo racconto si dipana è un distretto portuale in cui Grant lavorò in gioventù come operaio, e con il quale strinse un forte legame. Un mondo ai margini del fiume Mersey, nel suo entroterra, in particolare nella vasta distesa paludosa del Bidston Moss.
Ken Grant dal 1989 al 1997 si immerge in quel mondo e in coloro che ne dipendono per sopravvivere. Ne deriva una narrazione in cui le persone fotografate conducono le proprie vite alla ricerca di una stabilità, in un’epoca in cui poco è stabile. Muovendosi attraverso il Moss, i docklands, le sue tracimazioni e i bordi della città stessa, Benny Profane è un lungo resoconto di un’area e di coloro che l’hanno plasmata durante i suoi ultimi anni. Nel 1997, infatti le operazioni di smaltimento di rifiuti a Bidston Moss cessarono e l’area è diventata una riserva naturale.