USUS FRUCTUS ABUSUS
La spagnola Gloria Oyarzabal, fotografa ma anche cineasta, fissa, nella mostra Usus Fructus Abusus il focus della sua indagine sull’Africa, indagando come i processi di colonizzazione e decolonizzazione, o neo-colonizzazione, abbiano influito sull’idea di Africa e sui femminismi africani.
Usus fructus abusus, concetti del diritto romano, offrono il titolo alla ricerca del 2021 con cui ha partecipato alla Open Call. In essa analizza i musei di arte africana creati dalle vecchie potenze coloniali per approfondire il ruolo che essi hanno avuto nel contribuire a creare l’immaginario di esotismo che nel Vecchio Continente si è stratificato intorno all’Africa.
Con Usus Fructus Abusus Gloria Oyarzabal vuole riportare la questione della restituzione di ciò che il passato colonialista europeo ha saccheggiato e depredato, domandandosi chi possa giudicare e riparare alle fratture della Storia.