Carlo Valsecchi

Bellum

 

Un nuovo progetto artistico commissionato a Carlo Valsecchi da Collezione Maramotti.

 

Le quarantaquattro fotografie di grande formato che costituiscono Bellum – tutte presenti nel volume che accompagna la mostra, e di cui una ventina in esposizione – raccontano il conflitto ancestrale tra uomo e natura e tra uomo e uomo; l’uso della natura come difesa dall’altro uomo e parimenti la difesa dell’uomo dalla natura. 

Con la montagna come sua simbolica rappresentazione – espressione naturale estrema e insieme luogo dell’ultima guerra di posizione – il progetto origina da un’esplorazione dei territori e delle costruzioni fortificate del nord-est italiano legati al primo conflitto mondiale, uno degli ultimi momenti nella storia dell’umanità occidentale in cui il destino e l’esperienza dell’uomo erano strettamente connessi all’ambiente naturale, alla sua conformazione, alle sue leggi e al suo controllo. Cosa resta di quel paesaggio di un secolo fa? Quali sono le tracce del patto che l’umanità aveva stretto, in quel momento storico, con la natura?

 

Attraverso un lavoro durato circa tre anni, Valsecchi ha percorso quelle montagne con il suo banco ottico, dall’inverno alla primavera si è messo in ascolto di quei luoghi per affacciarsi sull’abisso di un conflitto cieco, sublimando nei suoi scatti una realtà cruda in forma spesso astratta, intimamente estetica e assoluta nella sua essenza. Le immagini di Bellum diventano squarci, portali fatti di luce e composizione, sospesi in un tempo senza termine tra silenzio, isolamento e attesa.

 

In questa serie di fotografie di Valsecchi, densa di analogie visive e concettuali, la natura talvolta si fa architettura o si antropomorfizza, mentre il costruito si ibrida con l’ambiente naturale in un processo di scambio e mimesi reciproci, in cui tuttavia risuonano silenziosi i cicli della natura e lo scorrere del tempo – il lento processo di mutamento e di cancellazione del passaggio dell’uomo e dei suoi segni inesorabilmente effimeri sulla terra.

 

Per maggiori informazioni: collezionemaramotti.it

Carlo Valsecchi (Brescia, 1965) vive e lavora a Milano. Dopo essere stato selezionato per la Biennale di Architettura di Venezia nel 1992, il suo lavoro è stato esposto in numerose istituzioni in tutto il mondo. Tra le ultime mostre personali: The Open Box, Milano (2019); Salone degli Incamminati, Pinacoteca Nazionale di Bologna (2019); Ex Ospedale dei Bastardini, Biennale di Fotografia dell’Industria e del Lavoro, Bologna (2017); Galerie Walter Keller, Zurigo (2013); Mart, Rovereto (2011); Galleria Carla Sozzani, Milano (2011); Musée de l’Elysée, Losanna (2009). Ha inoltre preso parte a numerose mostre collettive, tra cui di recente: MMCA Seoul (2018); Fondazione MAST, Bologna (2016, 2015); Palazzo Da Mosto, Festival di Fotografia Europea, Reggio Emilia (2015); Museo della Merda, Piacenza (2015); Somerset House, Londra (2013); Ivorypress, Madrid (2012).

25/05 MERCOLEDÌ

H 19  Collezione Maramotti

SPETTACOLI

ERMANNA MONTANARI, SARA PICCININI, MARCO BELPOLITI

Apertura straordinaria della collezione permanente dedicata a Artpod – ascolti d’arte

in collaborazione con la rivista culturale Doppiozero e il Teatro delle Albe di Ravenna

Su prenotazione: 0522 382484 – rsvp@collezionemaramotti.org

Apertura serale con visita libera della collezione permanente e delle mostre in corso, durante la quale il pubblico è invitato a scoprire la serie di podcast “Artpod – ascolti d’arte, disponibile sul profilo Spotify della Collezione e sul sito di Doppiozero.

La serata sarà scandita da quattro momenti performativi, nei quali Ermanna Montanari interpreterà alcuni scritti dedicati ad opere della Collezione.

Sede

Collezione Maramotti
via Fratelli Cervi, 66
Reggio Emilia

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Orari

1 maggio - 31 luglio
giovedì e venerdì › 14.30-18.30
sabato e domenica › 10.30-18:30

Categoria
Collezione Maramotti