#NESSUNACOLPAFOTOROMANZO
Da alcuni giorni Reggio Emilia è set di un fotoromanzo. #NESSUNACOLPAFOTOROMANZO è il racconto fotografico a fumetti che fa parte della mostra Fotoromanzo e poi… di Spazio Gerra, che si potrà scorrere a puntate, ma solo su Instagram, a partire dal 20 aprile prossimo per un intero mese. Qualcuno, forse i più giovani, non sanno che cosa sia un fotoromanzo o ne hanno solo sentito parlare: si tratta di una narrazione per fotogrammi, una sorta di cinema da sfogliare, generalmente a tema sentimentale, che nasce in Italia nel primo dopoguerra e si diffonde rapidamente tra la popolazione, contribuendo in modo significativo all’alfabetizzazione di larga parte della popolazione femminile.
Sceneggiato da Matteo Casali e fotografato da Valentina Cafarotti, Federico Landi e Nicolò Maltoni, questo fotoromanzo contemporaneo è un vero e proprio sequel de La colpa, uscito a puntate su Bolero Film nel 1962 su soggetto di Cesare Altieri, uno dei tanti pseudonimi usati da Cesare Zavattini.
Il soggetto originale del 1961, dal titolo Maria e Corrado conservato presso l’Archivio Zavattini della Biblioteca Panizzi, che si credeva fino ad ora inedito, costituì in realtà lo spunto per un fotoromanzo di ispirazione neo-realista, che riprendeva i temi di film-inchiesta cari a Zavattini, quali Le italiane e l’amore che uscì proprio di quell’anno, in cui si affrontava la difficile e ancora arretrata condizione femminile in Italia.
A distanza di oltre mezzo secolo, il sequel Nessuna colpa è l’occasione per riflettere su cosa è cambiato nella società italiana, nella mentalità e nel costume, oltre che per sperimentare le possibilità narrative del medium fotoromanzo se messo a contatto con le nuove tecnologie e i social network. Immagine e testo, affiancati dalla possibilità di interazione immediata con il lettore, arricchiti da appendici video e grafiche, creano una sorta di “fotoromanzo aumentato” pensato in modo nativo per Instagram, dove le caratteristiche tipiche di questo linguaggio rimangono però invariate. Una narrazione per ellissi quella del foto-racconto, che tra un’immagine e l’altra lascia al lettore lo spazio per immaginare ciò che non vede e gli consente di sfogliare e fruire la storia con i propri tempi. Una narrazione insomma molto vicina al fumetto e al cinema che però rispetto all’immagine in movimento ingaggia il lettore in modo più personale.
A Reggio Emilia si scatta fino al 10 aprile in diversi ambienti interni ed esterni della città. Francesca Parisi (Lisa), Marco Rovacchi (Nico) e Laila Catellani (Anita) sono i tre allievi della Compagnia Teatrale Mamimò, protagonisti di Nessuna colpa, impegnati sul set allestito a Spazio Gerra e in location esterne quali la Libreria Strand, Cardo Piante, Jigger-Spiriti e cucina e altri. Parallelamente al progetto Instagram, realizzato con la consulenza di Marco Zanichelli, all’interno della mostra Fotoromanzo e poi… dal 20 aprile al 19 luglio il visitatore potrà trovare un allestimento che ripropone in chiave espositiva alcuni materiali della produzione di Nessuna colpa, compreso il set in cui si realizzano gran parte degli scatti, e i documenti dell’Archivio Zavattini e della Fondazione Mondadori che ripercorrono uno spaccato interessante di storia del costume e dell’editoria italiana.
Segui #NESSUNACOLPAFOTOROMANZO su Instagram @Spaziogerra
Trama
Lisa ha 19 anni e lavora nel negozio di fiori che Anita ha tenuto aperto dopo la morte del marito Mario. Dopo aver finito le superiori, Lisa è indecisa su cosa fare della sua vita ed è un po’ spaventata all’idea del futuro. Il suo amore per la fotografia la porta spesso nella più grande città vicina, lontano da una provincia che la soffoca. Nel club gestito da Nico, un giovane fotografo bravo e intraprendente, Lisa fa diverse nuove amicizie, ma non può sapere che le cose stanno per precipitare in modo inatteso. Profondamente ferita dopo un’esperienza orribile, Lisa troverà un aiuto inatteso nelle parole di Anita quando l’anziana fioraia le racconterà del suo “segreto oscuro”…
In collaborazione con Caramella Pomo
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