FOTOROMANZO E POI…
Una storia tutta italiana quella del Fotoromanzo, una delle tante piccole “rivoluzioni” silenziose che, seppure sottovalutata dal mondo intellettuale per la frivolezza e apparente ingenuità sentimentale che esprimeva, ha contribuito ad accelerare il processo di alfabetizzazione nel nostro paese.
Spazio Gerra dedica al fotoromanzo una ricerca espositiva che racconta l’evolversi di questo genere sia dal punto di vista del linguaggio – sempre a cavallo tra cinema, fumetto e fotografia – che come termometro dei cambiamenti sociali, Un percorso attraverso i cineromanzi, i materiali preparatori e le fotografie per i rotocalchi, gli affascinanti scatti sul set di Federico Vender, gli impieghi sociali e politici del fotoromanzo come strumento comunicativo, sino alla realizzazione di un nuovo progetto social per un romanzo popolare contemporaneo. Una produzione che trae ispirazione da un soggetto per fotoromanzo scritto nel 1961 da Cesare Zavattini e lo ripropone tramite una storia a puntate ambientata nel presente e pensata per Instagram dove verrà diffusa quotidianamente per un intero mese. La sceneggiatura è di Matteo Casali, la fotografia di tre giovani autori emiliano-romagnoli, Nicolò Maltoni, Valentina Cafarotti e Federico Landi.
Con la consulenza di Silvana Turzio. In collaborazione con la Biblioteca Panizzi (Archivio Cesare Zavattini), Fondazione Arnoldo Mondadori e la Soprintendenza per i beni culturali di Trento.