Change your mind!

Mishka Henner indaga sulla nuova immagine “neutra” del mondo creata dalla Rete. Francesco Jodice lancia il progetto sulla “rivoluzione”.

Ai cambiamenti si reagisce in maniere diverse: entusiasmo, imbarazzo, sconcerto, dissimulazione, ritrosia… Poi ci si abitua. Oppure si richiamano “tempi andati”, tradizioni integre, origine mitiche di cui il presente e le sue tendenze non sarebbero che corruzione, copia imperfetta, tradimento.

Ci sono anche quelli che i cambiamenti cercano di attraversarli. Per capire e individuare linee di sviluppo (e fuga…) implicite e poco visibili. A questo novero appartiene senz’altro Mishka Henner.

 

In questa sua nuova ricerca Henner ha passato al setaccio in Rete migliaia di webcam anonime puntate su tratti di costa. Poi ne ha selezionate sette collocandole in una video-installazione dal titolo Seven seas and a river: dal Pacifico all’Atlantico, dall’Adriatico ai Caraibi passando per Thailandia, Artico, Irlanda, Quebec…. Luoghi che richiamano eventi di cronaca, suggestioni artistiche, fenomeni storici. Queste vedute sono “stilisticamente” diverse tra loro così come è diverso ciò che mostrano e nascondono, quello che raccontano e quello che celano. E così l’imperturbabilità “tradizionale” delle acque si incrina e lascia filtrare l’intenzione lontana degli autori e quella delle migliaia di occhi che guardano, on e off line.

Approccio originale e innovativo come quello di Francesco Jodice che, proprio a partire dagli spazi della Banca d’Italia, lancia un progetto lungo un anno da presentare a Reggio Emilia nel 2019. “Moto permanente” all’insegna delle trasformazioni centrali dell’epoca moderna (democrazia e scienza) fatto di un coinvolgimento attivo della città attraverso momenti di dialogo, workshop, incontri.

 

 

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