Focus on Erik Kessels
Un creativo può interessarsi alla fotografia amatoriale? Il digitale contempla l’imperfezione? La vita quotidiana riesce a spiegare il nostro rapporto con la tecnologia più avanzata?
Le risposte sono affermative se stiamo parlando di Erik Kessels.
Chi è
Erik Kessels (1966). Nel 1996 ha fondato con la KesselKramer, agenzia pubblicitaria indipendente con sedi a Amsterdam, Londra e Los Angeles divenuta in seguito anche casa editrice. Nel 2010 ha vinto l’ Amsterdam Prize of the Arts. È caporedattore magazine alternativo Useful Photography. Nel 2012 è stato votato come creativo più influente di Olanda.
Cosa fa
Così nel progetto “in almost every picture #13” ecco un gruppo di scatti accomunati da un errore: un dito o una parte della mano davanti dell’obiettivo. Uno dei difetti più comuni e negletti che diventa la chiave per entrare in una storia della fotografia fino alle soglie del digitale dove, sorprendentemente, questa “deviazione” invece di scomparire si accresce.
Nel magazine “Useful Photography” il repertorio si allarga a cataloghi, foto da internet, bersagli dei poligoni di tiro, puzzle, uniformi, immagini celebrative (matrimoni, premi, ecc.), vademecum illustrati… una serialità “ricollocata” che acquista nuovo senso e direzione.
Nell’installazione “24 hours in photos” le immagini postate in una giornata sui social network diventano una montagna di un milione di stampe in cui letteralmente tuffarsi a sottolineare l’impressionante moltiplicazione iconica digitale.
In “Mother Nature” le foto domestiche che ritraggono donne (giovani, madri, nonne) “ambientate” tipicamente su sfondi naturali danno vita a un “archivio” che ci parla degli usi, delle convenzioni, delle strutture profonde del nostro immaginario occidentale.
A Reggio
Il progetto è legato alla passione del padre per la FIAT Topolino: Kessels invita il pubblico a diventare protagonista, a costruire insieme un “album” condiviso, a entrare in una pratica estetica e civile. Un’azione che ci fa scoprire cose su noi stessi che nemmeno sospettavamo.
Non ho una speciale preferenza per una forma d'espressione, ma ho una speciale preferenza per trovare buone idee
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