Silent Spring
Silent Spring, realizzato da Michele Borzoni e Rocco Rorandelli, esplora l’attivismo ambientale in Italia, Germania, Portogallo, Belgio, Francia, Svizzera e Austria. Il progetto documenta il conflitto crescente tra attivisti e governi occidentali, i quali sostengono agende neoliberali che trattano l’ambiente come una mera risorsa da sfruttare. Allo stesso tempo, le giovani generazioni, in particolare quelle che si affacciano alla vita adulta, si mobilitano, trovando nella difesa del pianeta un terreno nuovo e urgente per esprimere la propria frustrazione verso un sistema che le ha tradite. Il progetto mette in luce la rinascita dell’azione collettiva radicale.
Abbandonati dalla classe politica e traditi dall’avidità aziendale, questi giovani attivisti reclamano le strade e gli spazi pubblici attraverso azioni dirette e dirompenti. Silent Spring mostra come questi movimenti, radicati nella non violenza, nella disobbedienza civile e nella necessità di sopravvivenza, mettano in discussione le fondamenta dello sfruttamento capitalista. Gli attivisti non chiedono più cambiamenti, ma pretendono una trasformazione radicale di un sistema che sacrifica il pianeta per il profitto. Bloccano autostrade, occupano sedi aziendali e adottano stili di vita sostenibili e anti-consumistici per smantellare le strutture alla base della crisi climatica.
Questo progetto getta luce sul conflitto crescente tra un sistema che si aggrappa disperatamente al potere e un’ondata di resistenza giovanile che rifiuta di accettarne l’impatto devastante sul pianeta. Per questi giovani attivisti, la difesa ambientale è diventata un mezzo potente per riappropriarsi del proprio futuro e della propria voce.