Luigi Ghirri. Lezioni di fotografia (titolo provvisorio)
a cura di Ilaria Campioli
Fra il 1989 e il 1990, Luigi Ghirri tiene diverse lezioni di fotografia all’Università del Progetto di Reggio Emilia. Poco incentrate sulla parte di insegnamento “tecnico” del medium, le lezioni sono per Ghirri l’occasione per ripercorrere la propria produzione ed affrontare tematiche a lui care, oltre ad approfondire la storia stessa della fotografia, presentata e inserita dall’autore nel contesto più ampio della storia delle immagini. Nel 2010 le lezioni sono riunite da Paolo Barbaro e Giulio Bizzarri in un volume, edito da Quodlibet, che diventa da lì a poco un nuovo ed importante punto d’accesso per l’opera di Ghirri, oltre che un riferimento per le nuove generazioni di artisti.
La mostra è occasione per restituire le lezioni in una nuova chiave, grazie al coinvolgimento degli artisti Luca Capuano e Stefano Graziani e alla collaborazione di un gruppo di studenti di ISIA Urbino. Un modo per riflettere sulle intenzioni e sulla poetica degli esercizi contenuti nelle lezioni di fotografia e, più in generale, sulla loro pratica e sul loro valore. Contestualmente, l’esposizione è anche occasione per riflettere sugli utilizzi del medium. Dalla sua invenzione, infatti, la fotografia è stata utilizzata come dispositivo privilegiato per l’insegnamento di numerose discipline, in particolare quelle artistiche. Ed è proprio nel campo dell’insegnamento, dove l’aspetto relativo alla riproduzione e alla trascrizione è centrale, che emerge quella che Monica Maffioli definisce la “doppia vita” della fotografia, in grado di mettere in evidenza quelle che sono le sue caratteristiche “autoriali, materiche, ambigue e perturbanti”.