You don’t die
“Cara Jina, tu non muori, il tuo nome diventa un simbolo”
Il 16 settembre 2022, Mahsa (Jina) Amini, 22 anni, è morta in un ospedale di Teheran. Tre giorni prima era stata arrestata dalla polizia perché il suo atteggiamento non era conforme ai codici di abbigliamento in vigore nella Repubblica islamica dell’Iran i capelli erano troppo visibili e i pantaloni non erano adeguati e durante la detenzione aveva ricevuto dei colpi alla testa ed era entrata in coma. Una morte, un’ingiustizia di troppo, ha infiammato il popolo iraniano. Hanno occupato lo spazio pubblico, sfidato le condanne più violente, filmato e fotografato. Stanno scrivendo la storia di una rivolta il cui grido “Donna, Vita, Libertà” è storico. Una guerra di vita contro la morte che dura da allora e le cui immagini gli iraniani continuano a riproporre per la libertà, contro il regime.
Tutte le fotografie e i video di questa mostra sono stati raccolti e autenticati per il reportage di Le Monde sulla rivolta del 2022 in seguito alla morte di Mahsa Jina Amini in Iran. Gli autori di alcune immagini, tratte principalmente dai social network, sono cittadini iraniani che hanno chiesto l’anonimato. Altri hanno accettato di essere citati nonostante i rischi.