Slowly and Then All at Once
Qual è il momento in cui i problemi diventano chiari e diventano chiare anche le strategie per affrontarli e risolverli? Qual è il momento in cui il costo dell’inazione diventa effettivamente troppo alto? Cosa impedisce, a chi è al potere, di fare ciò che è necessario per risolvere i problemi?
Queste sono solo alcune delle domande che Slowly and Then All at Once di Andy Sewell cerca di far emergere. Il terreno di riferimento è la crisi climatica e l’ampio dibattito contemporaneo intorno ad essa, con l’idea di riportare l’attenzione a quella sensazione sempre presente, anche se talvolta vissuta in modo disomogeneo, di trovarsi all’interno di una crisi climatica ed ecologica.
Il progetto presenta le relazioni che si intrecciano tra le diverse forme di potere, dal basso verso l’alto e dall’alto verso il basso; mescola fotografie di protesta per il clima, trattative e dibattiti di diplomazia climatica di alto profilo a immagini più personali, in una sorta di diario visivo di ciò che circonda l’artista giorno per giorno. Secondo Sewell viviamo in un’epoca caratterizzata da una vera e propria rottura del sistema, da una disuguaglianza vertiginosa e da una rappresentanza politica profondamente inadeguata. Con Slowly and Then All at Once il tentativo è quello di contrastare il senso di arrendevolezza che può prendere il sopravvento in questa situazione opprimente, creando qualcosa con una fisicità, un ritmo, un’intensità che spinga oltre i vicoli ciechi del cinismo e della rassegnazione.