Andy Sewell

Slowly and Then All at Once

 

Cosa impedisce, a chi è al potere, di fare ciò che è necessario per risolvere le questioni intorno alla crisi climatica?
Come possono i giovani, e le persone di tutte le età che non occupano posizioni di potere, credere in un futuro che migliori e non peggiori? Quando il costo del “non agire” diventa troppo alto e supera i limiti da sopportare?
Come possiamo dare forma a concetti che sono difficili da vedere o da sentire?

Queste sono solo alcune delle domande che Andy Sewell vuole far emergere con Slowly and Then All at Once.
Esposto per la prima volta a Fotografia Europea, questo progetto intreccia immagini che mostrano le diverse forme di potere implicate nella crisi ecologica in atto, per trasmettere una sensazione di immersione, di interconnessione e di essere coinvolti in questa tempesta in corso e in continua evoluzione.
Il progetto mescola fotografie di proteste sul clima, di diplomazia climatica di alto profilo (come i negoziati nelle conferenze sul clima delle Nazioni Unite – COP 26, 27 e 28), con immagini più personali, in un diario meteorologico visivo realizzato durante la vita quotidiana dell’artista.
Spesso composte da più pannelli, le immagini possono essere lette contemporaneamente come scene che accadono davanti a noi, come frammenti e fotografie scattate in momenti e posizioni diverse. Sono continue e disgiunte, chiare e incerte. La loro essenza scivolosa fa eco a quella sensazione che si prova nell’osservare il mondo dal punto di vista ecologico; quel momento in cui ci rendiamo conto che siamo già legati a tutto il resto e che non c’è modo di distanziarsi completamente da ciò che accade intorno a noi. Facendo emergere questi sentimenti, l’opera di Sewell contribuisce ad affermare una realtà che rende possibile la speranza: le élite politiche e aziendali sono coinvolte in sistemi molto più grandi di loro,
ma poiché anche noi siamo parte di questi sistemi è possibile raggiungerli e cambiare rotta.
Secondo Sewell viviamo in un’epoca caratterizzata da una vera e propria rottura del sistema, da un rapido aumento delle disuguaglianze e da una rappresentanza politica profondamente inadeguata. La situazione è opprimente e può indurci a disimpegnarci e ad arrenderci. Con Slowly and Then All at Once, Sewell cerca di contrastare questi sentimenti e di dare forma a qualcosa che abbia una fisicità, un ritmo, un’intensità che ci aiutino ad andare oltre i vicoli ciechi del cinismo e della rassegnazione, verso un sentimento di interconnessione e una comprensione del potere che possano aiutarci ad affrontare le sfide che abbiamo davanti.

 

Andy Sewell (Regno Unito, 1978) è un fotografo britannico che lavora e vive a Londra. Le sue opere esplorano la permeabilità dei confini. Nel corso della sua carriera ha pubblicato tre libri: The Heath (2011); Something like a Nest (2014) e Known and Strange Things Pass (2020). Il primo libro, The Heath, ha vinto l’International Photobook Award ed è incluso in The Photobook: A History Vol. III edito da Martin Parr. Il suo lavoro si trova in collezioni private e pubbliche tra cui il V&A Museum, Fondazione MAST, The Museum of London, Columbia University Art Collection, Eric Franck Collection, The Hyman Collection e National Media Museum.

26 Aprile 2025 H 17 CHIOSTRI DI SAN PIETRO | LABORATORIO APERTO
incontra l’artista
ANDY SEWELL | THADDÉ COMAR
Modera TIM CLARK

Sede

Chiostri di San Pietro
via Emilia San Pietro, 44/c
Reggio Emilia

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Orari

24 aprile - 8 giugno
giornate inaugurali
24 aprile › 19-23
25 aprile › 10-23
26 aprile › 10-23
27 aprile › 10-20

dal 1 maggio al 8 giugno
giovedì › 10-13/15-20
venerdì, sabato, domenica e festivi › 10-20

Categoria
Chiostri di San Pietro