Luigi Ghirri

Un piede nell’Eden
Luigi Ghirri e altri sguardi
Giardini in Europa e L’Architettura degli Alberi

 

a cura di Ilaria Campioli

 

Fin dagli inizi, la ricerca fotografica di Luigi Ghirri si caratterizza per un forte interesse verso l’elemento naturale del quale non manca di cogliere e mettere in luce le numerose contraddizioni. Da Colazione sull’erba, serie realizzata fra il 1972 e il 1974, in cui Ghirri opera una potente riflessione sulla trasformazione della natura in puro elemento decorativo, attraverso Un piede nell’eden, che accoglie lavori realizzati fra il 1984 e il 1988 in diversi parchi e aree verdi d’Italia e d’Europa, l’antropizzazione dell’elemento naturale e la progressiva scomparsa delle aree naturali alle porte delle città lo guidano alla ricerca di una nuova immagine in grado di restituire la complessità di un paesaggio in via di sparizione.

 

Nel 1988, assieme a Giulio Bizzarri, Ghirri invita tredici artisti (Andrea Abati, Olivo Barbieri, Giovanni Chiaramonte, Joan Fontcuberta, Mimmo Jodice, Gianni Leone, Francesco Radino, Olivier Richon, George Tatge, Ernesto Tuliozi, Fulvio Ventura, Varena Von Gagern e Cuchi White) ad esporre gli esiti di ricerche condotte su diverse aree verdi nella mostra dal titolo Giardini in Europa. L’obiettivo – come dichiara lo stesso Ghirri nel testo introduttivo del piccolo catalogo che accompagna la mostra – non risiede nella ricerca di un’unità stilistica ma, soprattutto, di “sentimenti” per rimettere al centro il senso di appartenenza nei confronti di quei luoghi, riconoscendone così l’importanza e la centralità per la vita delle città e delle comunità.

 

All’incirca negli stessi anni e a pochi chilometri distanza Cesare Leonardi e Franca Stagi sono al lavoro su un progetto monumentale che li vedrà impegnati per circa vent’anni e che sfocerà nella pubblicazione intitolata L’architettura degli alberi, realizzata in occasione della mostra allestita a Reggio Emilia nel 1982. Considerato ancora oggi un insuperato strumento per la progettazione del verde, il volume, che presenta gli straordinari disegni di oltre 212 specie arboricole in scala 1:100, è un significativo sforzo di comprensione e conoscenza degli alberi di cui vengono riconosciute le proprie specificità e singolarità.

 

Tutte queste ricerche, che si presentano come autonome e compiute, condividono l’obiettivo di riconoscere l’esistenza dell’elemento naturale e la necessità di una sua ricollocazione all’interno del nostro orizzonte percettivo nel quale, spesso, occupa un ruolo secondario, di sfondo. In tutto questo, l’esperienza estetica, in particolare attraverso la fotografia, il disegno e la grafica, diventa un elemento fondamentale per avviare un vero e proprio cambio di prospettiva e un rovesciamento del nostro punto di vista sulla natura.

 

La mostra è promossa da Comune di Reggio Emilia (Musei Civici, Biblioteca Panizzi) in collaborazione con Archivio Eredi Luigi Ghirri e Fondazione Archivio Leonardi. Si ringraziano Mariella Stagi Scarpa, Paolo Stagi, Stefano Stagi e la Biblioteca Civica d’Arte Luigi Poletti di Modena.

 

www.musei.re.it

Luigi Ghirri (Scandiano, Reggio Emilia, 1943 – Roncocesi, Reggio Emilia, 1992) è considerato uno dei più importanti fotografi italiani del XX secolo. All’inizio degli anni Settanta crebbe artisticamente entrando in contatto con giovani artisti modenesi di area concettuale, determinanti per il suo percorso successivo. Il suo lavoro affronta i codici della fotografia: le immagini da lui realizzate non sono atti di mimesi o semplici riproduzioni, ma modi di esplorare la realtà, sottolineando il carattere fittizio della visione e della rappresentazione. La sua cultura figurativa ha radice nelle poetiche del Novecento, dall’objet trouvé dadaista all’arte concettuale fino alla pop art americana; mentre, in campo fotografico, i suoi punti di riferimenti sono i fotografi della scuola americana e francese. Le sue immagini, spesso realizzate “in serie”, sono il risultato di una ricerca lungamente meditata prima dello scatto, in cui il reale e i suoi dettagli sono profondamente analizzati. Questo atteggiamento non convenzionale lo porta da subito sulla ribalta internazionale, tanto da essere considerato – già agli inizi degli anni Ottanta – uno dei venti fotografi più significativi del XX secolo.

All’intensa attività espositiva, Ghirri affianca l’idea di un importante lavoro di promozione culturale con la messa a punto di progetti editoriali sviluppati all’interno della casa editrice Punto e Virgola e con l’organizzazione di mostre come Iconicittà (1980), Viaggio in Italia (1984), Esplorazioni sulla Via Emilia (1986), pietre miliari nella storia della fotografia contemporanea italiana che lo vedono al centro di un animato dibattito. Sulla base di committenze pubbliche e private si esprime dunque, lungo gli anni Ottanta, come interprete dell’architettura e del paesaggio italiano, offrendo tra l’altro il suo sguardo alle realizzazioni di alcuni importanti architetti.

Sede

Palazzo dei Musei
via Spallanzani, 1
Reggio Emilia

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Orari

28 aprile 2023 - 25 febbraio 2024
giornate inaugurali
28 aprile › 19-23
29 aprile › 10-23
30 aprile › 10-23
1 maggio › 10-20

dal 3 maggio all'11 giugno
martedì, mercoledì, giovedì › 10-13
venerdì, sabato, domenica e festivi › 10-20

Categoria
Palazzo dei Musei