Speciale Diciottoventicinque

Terra Luna

a cura di Sara Munari

 

E’ passato mezzo secolo da quando l’uomo è sbarcato sulla Luna: un obiettivo incredibile, traguardo, sogno e fiducia nel futuro. La Luna ha da sempre ispirato grandi avventure e esplorazioni fantasiose, nel cinema, nella letteratura e nell’arte.

Questa antica storia d’amore fra il nostro pianeta e l’astro d’argento è al centro del progetto di questo anno di Speciale Diciottoventicinque, il progetto dedicato alla formazione dei giovani fino a 25 anni e finalizzato alla realizzazione di un progetto espositivo.

 

AI giovani fotografi, selezionati tramite presentazione di portfolio, è stato chiesto di ispirarsi alla poesia di Gianni Rodari “Sulla luna” e di proporre un resoconto fantastico basato sullo strumento più grande di cui l’uomo possa disporre: l’immaginazione.

 

Terra Luna nasce dall’idea di mettere insieme prospettive solo apparentemente lontane: il gioco, il senso di viaggio e la fotografia.

La mostra assume la forma di un grande gioco dell’oca, un’installazione urbana, sulla quale sarà possibile veder giocare grandi e piccini. Saltellare da una fotografia all’altra consumandone i colori e la struttura con il proprio passaggio, dissacrare la natura stessa dell’immagine, cambiare la nostra percezione convenzionale a seconda del ritmo e della casualità, sono alcune delle possibilità da sperimentare nel ruolo di partecipanti. Le immagini sottoposte al tempo e all’usura saranno stravolte. Nulla è dato per certo nel gioco come nella vita. Ognuno di noi sarà autore del proprio sogno, condotto dal tiro dei dadi attraverso un viaggio simbolico dalla Terra alla Luna.

 

Sarà possibile giocare con la mostra insieme ai giovani fotografi nelle seguenti giornate:

  • 21 maggio ore 16/19;
  • 22 e 23 maggio ore 10/12 e 15/18;
  • 18 giugno ore 16/18;
  • 19 e 20 giugno ore 10/12 e 16/18

 

Metafora della vita e del suo modo di intercedere Terra Luna è anche un’occasione di incontro per ristabilire l’importanza dell’essere ludico, per ritessere quel filo tra adulti e bambini spezzato nell’ultimo periodo.
Parlare, giocare e capire insieme, è più che mai una necessità.

 

Scarica qui il gioco!

Bianca Arnold

Organisma

Indago il dialogo tra il corpo e l’ambiente, il farsi ambiente del corpo attraverso la domanda: dove sta il confine? Condivido con voi una dimensione onirica e poetica, quasi magica, dove ciò che vi mostra lo sguardo è un intreccio di ombre e quello che vi sembra di vedere, non sempre è ciò che è.

 

Gloria Di Cintio

A naso in su

A tutti i sognatori, a tutti noi, che passiamo momenti “giusti” e momenti “sbagliati”, a noi che viviamo giorni in cui ci sentiamo stretti e non troviamo il nostro posto nel mondo, giorni in cui ci sentiamo persi. A tutti noi che ci dimentichiamo che stare in basso sia la condizione migliore per poter  sognare e riempire il cielo di fantasie.

 

Valeria Dellisanti

Thinking about Space and Time

E’ un lavoro sulle tracce, sul tempo e sullo spazio. In questo universo ricostruito svariati oggetti, realmente esistenti sono costretti a vivere assieme in un luogo estraneo e senza gravità. L’associazione di questi elementi fluttuanti crea delle relazioni tra passato e presente andando a ricreare una sensazione inedita che oltrepassa il visibile; un paesaggio surreale legato alla dimensione del sogno e dell’inconscio. Gli interventi su questo materiale pongono il processo artistico in uno luogo sospeso e incerto.

 

Martina  Guardini

Dettagli nat(u)mani 

Siamo fatti di percorsi. Nell’uomo e nella natura si nascondono dettagli e forme a cui cerchiamo di attribuire significati onirici. In un viaggio nell’astrazione, forme e sfumature in bianco e nero portano a definire elementi naturali e umani.

 

Alida Lardini

Attimi incandescenti atomi 

“Sembrava quasi che in mano tenesse un cerchio di Luna (che la sua amica aveva dapprima debitamente affettato con il coltello da burro…) e che quindi ora fosse tutto pronto per issarla, in alto, finalmente, nella profonda oscurità nera di Cielo.”

 

Giuseppe Martella

Dead Sunflower

“Dead Sunflower” è un progetto nato per affrontare il tema del sogno, soprattutto quello infranto. Nella serie è presente una solitudine apparente, la stessa che cerca di offrire sogni e speranza nell’affrontare una terra desolata, un mare infinito o una natura prepotente; un viaggio introspettivo, per concedere allo spettatore di abbandonarsi e trovare conforto. Desidero un sogno che sia nuovamente possibile.

 

Noemi Pittalà

Forse s’avess’io l’ale 

La luna è un’ottima interlocutrice, che ti ascolta da lontano e ti invita a farle compagnia sui suoi crateri. Forse s’avess’io l’ale è un lavoro nato dal mio isolamento domiciliare e dalla conseguente necessità di evasione e di cambiamento. Posso fuggire sulla luna? Che strumenti mi invento per farlo?

 

Andrea Sacchetti

Cloudy lock-up

Stiamo attraversando un momento che ha cambiato, forse per sempre, la nostra vita di tutti i giorni. Tutto questo però, non può fermare la nostra fantasia.  Ho deciso di guardare oltre la semplice finestra di camera mia, tuffandomi nella creatività. Osservando le forme uniche delle nuvole, ho immaginato cosa potessero ricordare, riproponendo azioni fino a poco tempo fa libere, che ora non lo sono più.

Nasce a Milano nel 1972. Vive e lavora a Lecco. Studia fotografia all’Isfav di Padova dove si diploma come fotografa professionista.

Nel 2001 apre La Stazione fotografica, studio e galleria, nel quale svolge la sua vita di fotografa. Dal 2005 al 2008 è direttore artistico di Leccoimmagifestival per il quale organizza mostre di grandi autori della fotografia Italiana e giovani autori di tutta Europa.

Espone in Italia ed Europa presso gallerie, Festival e musei d’arte contemporanea. Ottiene premi e riconoscimenti a livello internazionale. Fa da giurata e lettrice portfolio in Premi e Festival Nazionali e gira l’Italia per tenere conferenze e corsi.

Nel 2015 apre il blog Musa, che ottiene molto successo, così nel 2019 apre a Monza Musa Fotografia, centro per corsi, mostre, presentazioni e tutto ciò che riguarda la fotografia. E’ docente di Storia della fotografia e di Comunicazione Visiva presso Istituto Italiano di fotografia di Milano.
Si diverte con la fotografia, la ama e la rispetta.

 

LIBRI
Oceano India (2009); Non solo badanti (2011);

Di treni, di sassi e di vento (Emuse 2013);

Il portfolio fotografico: istruzioni imperfette per l’uso (Emuse 2014);

Il fotografo equilibrista, acrobazie per comunicare con le immagini (Emuse 2015);

Bethebeebodybeboom (Emuse 2016);

Storytelling a chi? Manuale per fotografi cantastorie (Emuse 2017);

Be the be body be boom est west (Emuse 2018);

Street photography, attenzione può creare dipendenza (Emuse 2019)

Sede

Piazza Roversi
Reggio Emilia

1

dal 21 maggio al 4 luglio

Categoria
open air