Soham Gupta

EDEN

A cura di Tim Clark

 

“Nella storia come nella natura, la decadenza è il laboratorio della vita”   Karl Marx

 

Eden parla di una città fantasma fittizia inghiottita dalla natura, che evoca una sensazione simile a quella di Macondo. Niente di quello che ho letto cattura così tanto il senso tragico di una città che regredisce alla natura come il capolavoro di Marquez, Cent’anni di solitudine.

 

Mi interessa creare mondi distopici – immaginari, che nascono dalla mia mente. Immaginando un’apocalisse, il mio lavoro porta le persone attraverso una narrazione spirituale che allude al travagliato passato coloniale dell’India, al paesaggio inghiottito dalla natura e ai personaggi morenti, marci, spettrali che si nascondono in questo mondo.

 

Inoltre, il mio lavoro riguarda anche come, come esseri umani, stiamo lentamente, irresponsabilmente andando verso la fine, verso la nostra stessa estinzione – e ciò che ci aspetta – la natura che riassorbe tutto ciò che era nostro; Eden allude così all’impermanenza – che probabilmente è l’unica verità su questa terra.

Soham Gupta (India, 1988) vive a Calcutta. Il suo lavoro si muove costantemente tra il regno della fotografia documentaria, l’arte e la parola scritta. Risponde a temi di solitudine e isolamento, di abuso e dolore, di passati sfregiati e futuri incerti, tensioni sessuali e dilemmi esistenziali.

Nel 2018, Soham è stato selezionato da The British Journal of Photography come uno dei sedici fotografi emergenti tra più di 500 candidature fatte da una giuria internazionale di esperti. Nello stesso anno, il suo libro, ” Angst ” pubblicato da Akina Books è stato inserito nella rosa dei candidati per il Les Prix du Livre: Photo and Text Book Award a Les Rencontres d’Arles e al Paris Photo – Aperture Foundation First Photobook Award.

È stato uno degli artisti invitati a partecipare alla 58° Biennale di Venezia curata da Ralph Rugoff nel 2019.

Sede

Piazza Vittoria
Reggio Emilia

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DAL 21 MAGGIO AL 4 LUGLIO

Categoria
open air