HOME IS WHERE ONE STARTS FROM
Selezione a cura di Francesco Colombelli
La mostra dedicata ai Photobooks espone una selezione di libri, sia di natura documentaria che artistica, in cui è affrontato il tema dell’abitazione.
L’ambiente domestico è sempre stato, per molti di noi, uno spazio vitale in cui prendersi una pausa dal mondo esterno. Quel luogo che demarca la divisione tra vita pubblica e privata: nelle nostre case siamo nient’altro che noi stessi. D’altronde, nel 1980 Roland Barthes scriveva che “la vita privata altro non è che quella zona di spazio, di tempo, in cui io non sono un’immagine, un oggetto”. Sicurezza, memoria, autonomia, reclusione, indipendenza. Gesto politico, ambiente da costruire o ri-costruire, rifugio, luogo di transito. La casa accoglie in sé una molteplicità di termini e significati che vanno al di là dell’idea di spazio fisico, abbracciando una serie di contraddizioni che trovano la loro essenza nel rapporto tra dimensione fisica e intima di chi la vive.
Alla luce di questa premessa, è innegabile constatare come il 2020 abbia segnato però un profondo cambiamento, modificando radicalmente il nostro vivere all’interno dello spazio casalingo. Abbiamo guardato le mura domestiche in un nuovo modo e ci siamo fatti guardare a nostra volta in modo diverso. Il nostro mondo è collassato in un definito numero di metri quadri, e quell’immagine pubblica che tanto abbiamo tenuto separata dalla vita privata dentro casa, ha fatto irruzione prepotentemente nel nostro intimo quotidiano. Siamo diventati immagini anche tra le mura domestiche.
Da spazio che pensavamo di conoscere a memoria, le nostre abitazioni sono infine diventate anche un potenziale creativo tutto da esplorare, verso una comprensione maggiore anche di noi stessi e di ciò che siamo in grado di generare come essere umani. Per molti fotografi e artisti la casa si è così trasformata da rifugio solitario a palcoscenico in cui mettere in scena possibili mondi: è stato spontaneo esplorare le differenti modalità creative che la casa stessa offriva – e, dopotutto, è stata anche un’esplorazione intima e personale. La ricerca interessa anche quegli artisti che avevano già compreso come all’interno delle nostre abitazioni ci sono piccoli mondi da esplorare. Il punto focale è il luogo che abitiamo, che alcune volte chiamiamo casa, un luogo legato al nostro passato, ma che può diventare fucina di sperimentazioni visionarie, per guardare il mondo con occhi diversi.
Si ringraziano Eleonora Agostini, Rachel Barker, Stanley/Barker, Carlo Bevilacqua, Lukas Birk, Julia Borissova, Karianne Bueno, Jim Campers, Peter Dekens, Deanna Dikeman, Errata Editions, Rannveig Einarsdòttir, Sébastien Girard, Yann Gross, Dragana Jurisic, Charlotte King, Csilla Klenyanszki, Karen Knorr, Jeffrey Ladd, Tom Licht, Louis Little, Noritaka Minami, Parallelozero, Martin Parr, Nicolas Polli, Zosia Prominska, Giorgia Ravaioli, Fabian Reimann, Ben Roberts, Ann Shelton, Paul Salveson, Max Siedentopf, Jana Sophia Nolle, Studio Sultan Studios, Bert Teunissen