RECONSTRUCTION
a cura di Ilaria Campioli e Daniele De Luigi
Opere di Domenico Camarda, Irene Fenara, Alisa Martynova, Francesca Pili, Vaste Programme, Martina Zanin, Elena Zottola
L’ottava edizione di Giovane Fotografia Italiana, dal titolo Reconstruction, esplora i modi in cui gli artisti possono combinare fotografia e immaginazione per tentare una più autentica comprensione del reale, scomponendo e ricomponendo le informazioni e il sapere. Essi dimostrano che la fotografia è in grado di prendere parte ai processi conoscitivi non solo rappresentando la realtà osservabile con lo sguardo, ma anche, a partire da essa, ricostruendo il reale nelle sue multiple dimensioni attraverso l’immaginazione.
Domenico Camarda riflette con Liquido sul concetto di identità che, come la realtà stessa, si è moltiplicato, espanso, lasciando così spazio ad un mondo non ben definito, dove la fissità è sostituita da una varietà di forme possibili.
Irene Fenara con Three Thousand Tigers evidenzia come la tecnologia cambi la percezione del mondo. Partendo da immagini di tigre, animale in via d’estinzione ma sovrarappresentato nel nostro immaginario, crea con un algoritmo nuove immagini che sottolineano la distanza tra noi e la realtà.
Nowhere Near di Alisa Martynova tenta di ricostruire l’immaginario di chi ha deciso di lasciare la propria terra d’origine e ciò che resta del sogno di una vita diversa una volta che i migranti hanno raggiunto la meta, esplorando il loro mondo interiore.
Francesca Pili con #Abruxaus denuncia con amara ironia la piaga degli incendi dolosi che affliggono la Sardegna così come molte altre aree del pianeta, offrendo una riflessione sul controverso rapporto tra uomo e natura, sottomesso alle logiche di consumo.
Con The Long Way Home of Ivan Putnik, Truck Driver il collettivo Vaste Programme (Leonardo Magrelli, Alessandro Tini, Giulia Vigna) indaga i meccanismi e il ruolo delle immagini presentando l’archivio fotografico di un personaggio immaginario che attraversa l’intera Siberia alla guida di un camion, dando vita ad una narrazione a cavallo tra i generi classici dell’album fotografico, del diario di viaggio e della verofiction con immagini e memorie attentamente selezionate dagli autori.
I Made Them Run Away di Martina Zanin è una storia a più livelli che attraverso immagini e testi epistolari indaga le dinamiche delle relazioni moderne mettendo al centro temi come l’amore, la fantasia, l’illusione, l’identità.
The Creation of the World Is an Ordinary Day di Elena Zottola è un’opera-performance nata in Estonia e concretizzatasi nella cartolina d’artista. Ispirato da un antico racconto baltico sull’origine del mondo, il progetto fotografico è il tramite per la formulazione di un nuovo racconto multiculturale e collettivo, privo di qualsiasi barriera di linguaggio, di forma o contenuto.
Promotori: Comune di Reggio Emilia e Comune di Cortona.
In collaborazione con GAI. Associazione per il circuito dei Giovani Artisti Italiani, Fotografia Europea, Circulation(s) Festival de la jeune photographie europèenne, Paris; Photoworks Festival, Brighton; Festival Panoràmic – Granollers, Barcelona; Cortona On The Move.
Co-finanziato da Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani).
Con il contributo di Regione Emilia-Romagna, nell’ambito di “Emilia 2020-2021”, e Reire s.r.l.