Attempting Exhaustion
Da venerdì 18 a domenica 20 ottobre 1974, lo scrittore Georges Perec passò le sue giornate in un caffè di Place Saint-Sulpice a Parigi, documentando minuziosamente ciò che vide, annotando brevi dettagli su bus, persone, cani, cortei funebri, e tutto ciò che bevette e mangiò. Queste note “di ciò che generalmente non viene annotato, di ciò che non viene notato, di ciò che non è degno di nota: di ciò che accade quando nulla accade se non il tempo” sono la base del libro Tentativo di esaurire un luogo parigino, un’opera focalizzata sull’intra-ordinario, dagli ovvi legami con la fotografia contemporanea.
Dal 2009 al 2016 ho fotografato il tavolo e la finestra della mia cucina a Lisbona. Ero inizialmente attratto dal suo silenzio, poi da come gli oggetti ricevevano la luce, ed infine dalla loro composizione geometrica. Non ho potuto fare a meno di notare che le cose si ripetevano senza tuttavia ripetersi realmente. Ogni giorno si verificavano piccoli cambiamenti, trasformazioni quasi invisibili, a seconda del tempo e della stagione. A differenza della scena che Perec osservava dal Café Tabac di Parigi, la mia era realmente priva di azione. Di fronte a quella finestra luminosa e al tempo stesso opaca, gli oggetti sulla tavola venivano rimpiazzati in base ai bisogni quotidiani: piatti, bicchieri, giornali, riviste, fiori, tovaglioli, frutta di stagione, carte, strumenti, mappe. Ritirandomi dal mondo esterno, ho lentamente trasformato la mia cucina in rifugio, ricovero, luogo d’introspezione e conforto…
Il progetto di Daniel Blaufuks fa parte di Archivi del futuro a cura di Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini.