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Il circuito si apre alla città e ai visitatori con gli eventi delle giornate inaugurali tra cui gli “Stati generali della fotografia”, l’incontro con il filosofo Maurizio Ferraris e la serata dedicata alla magia dei Sixties.

Venerdì 6 maggio

Fotografia Europea non è una semplice kermesse. Ma un momento di riflessione e produzione dell’agire culturale, del pensiero sulla fotografia, del confronto su opportunità e problematiche del panorama odierno.

E così il primo evento di questa edizione al Teatro La Cavallerizza (venerdì 6 maggio, ore 11-17) è proprio un “faccia a faccia” con le dinamiche della contemporaneità: gli “Stati generali della fotografia”. Questa “Presentazione del piano strategico per la fotografia” si avvale di ospiti prestigiosi: Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, il giornalista Mario Calabresi, direttore di Repubblica, e lo scienziato Vittorio Gallese, componente della celebre equipe cui si deve la straordinaria scoperta dei neuroni a specchio.

Il classico momento dell’inaugurazione ufficiale dell’edizione 2017 ai Chiostri di San Pietro (ore 18.00) con successiva apertura di tutte le mostre del circuito ufficiale (ore 19.00).

Sabato 6 maggio

È la volta degli incontri dedicati alle grandi mostre presso la Cavallerizza: prima “2017: altri paesi” (ore 11.30) con i curatori Diane Dufour, Elio Grazioli, Walter Guadagnini in dialogo con Tommaso Bonaventura, Aleix Plademunt, Moira Ricci; poi (ore 16.00) “From Photographic Garbage to a New Visual Encyclopaedia” con Joan Fontcuberta insieme a Joachim Schmid sull’allestimento curato dal fotografo catalano ai Chiostri di San Pietro. Grande interesse anche per la presentazione ai Chiostri di San Pietro dei volumi “The History of European Photography 1970-2000” con Gigliola Foschi e Vaclav Macek  (ore 11.00) e “L’immagine condivisa. La fotografia digitale” (Ed. Contrasto) con l’autore André Gunthert e Michele Smargiassi (ore 17.00).

Alessio Bertallot

Alla sera (ore 21.00) ci si sposta nel “teatro all’aperto” degli eventi musicali: piazza San Prospero. A cinquant’anni dalla Summer Love che nel 1967 cambiò faccia al mondo e in concomitanza con la mostra “Community Era” allo spazio Gerra, ecco una serata che riprende la magia dei Sixties calandola nei modi e nei tempi dell’oggi. L’evento “1967-2017. Echoes from the Summer of Love” ri-modella canzoni e sonorità epocali grazie alla capacità di Alessio Bertallot e Mark Baldwin Harris di attraversare i generi e le influenze di decenni di pop music. Bertallot, cantante di classe, è un autentico pioniere della scena italiana per la contaminazione elettronica, l’uso delle nuove tecnologie, l’interazione con gli ambiti artistici più diversi. Un’attività resa ancora più popolare dalla conduzione di fortunate trasmissioni radiofoniche come “B-sides” su Radio Deejay. Harris, tastierista, arrangiatore e produttore statunitense trapiantato in Italia da quarant’anni, ha collaborato con i più grandi della scena italiana (su tutti Fabrizio De Andrè, Pino Daniele, Renato Zero) e internazionale.
Ad accompagnarli in questo viaggio l’opening di Wally, voce di Radio K-Rock, con uno spazio dedicato alle musiche dei film del periodo, il dj set di Marco Rigamonti, geniale re-mixer, tra psichedelia, beat e sunshine pop d’annata e i visual di Ombrablu.
Ospite speciale dell’evento la canadese Tess Park, nuova icona del rock alternativo e “maledetto” lanciata dal mentore degli Oasis Alan Mcgee, titolare di un album realizzato nel 2016 insieme ad Anton Newcombe, la mente dietro ai The Brian Jonestown Massacre. La sua musica raccoglie il testimone del lato selvaggio dell’età d’oro del rock’n’roll.

Alle 24 ci si sposta alla Polveriera per l’aftershow con Dumbo Gets Mad, duo di culto dello psych-pop internazionale, nato a Reggio Emilia e consacratosi a Los Angeles con album come “Elephants at the door”, “Quantum Leap” e “Thank you Neil”. Sognanti, colorati ed esotici sono la band ideale per concludere questo omaggio alla creatività psichedelica.

Domenica 7 maggio

Ancora alla Cavallerizza, riflettori puntati ore 11.30 su “Archivi del futuro” con Daniel Blaufuks, Alessandro Calabrese, Kurt Caviezel, Edmund Clark e Crofton Black, Agnés Geoffray, Teresa Giannico  sempre in dialogo con  Diane Dufour, Elio Grazioli, Walter Guadagnini.
Poi, alle 16.00, prestigioso incontro con il celebre filosofo Maurizio Ferraris, uno dei più attenti interpreti del panorama internazionale, amico e collaboratore di Jacques Derrida, tra i maggiori diffusori della tendenza del “Nuovo Realismo”, autore di libri apprezzati anche dal pubblico dei non-specialisti come “Dove sei? Ontologia del telefonino” e “L’imbecillità è una cosa seria”. Il suo intervento “La rivoluzione documediale”, anche sulla scorta del saggio “Documentalità. Perché è necessario lasciar tracce”, interviene sui temi “forti” della manifestazione come la proliferazione dei dati, il controllo occulto che essi esercitano sugli individui, le tensioni tra la necessaria tracciabilità delle nostre vite e l’esigenza di definire nuove forme di libertà.

Ancora libri ai Chiostri di San Pietro con “Nature attraverso” (Silvana Editoriale) con Paolo Gioli, Michele Smargiassi e Elisabetta Farioli (ore 11..00), “A Failed Entertainment” (Ed. Skinnerboox) con Alessandro Calabrese e Walter Guadagnini (ore 15.00) e “L’altro sguardo” (Silvana Editoriale) con la curatrice Raffaella Perna e Ilaria Speri (ore 17.00).

PARENTESI [ ] e  Vintage Photo Bus

Sono tante le novità 2017 delle giornate inaugurali.
Ad esempio, PARENTESI [ ], “fiera” dell’editoria indipendente nei Chiostri di San Domenico a cura di WishotLAB, (5 maggio ore 19-23, 6 maggio ore  10-23, 7 maggio ore 10–18) con una serie di presentazioni di libri, progetti e idee e la partecipazione degli editori Skinnerboox, Cesura, L’Artiere, Witty Kiwi, Leporello, Rorhof, Danilo Montanari Editore, Osservatorio Fotografico, 0_100 Editions, Libri Tasso / Studio Montespecchio, SeiperSei, Postcart, Postmedia, Ca l’Isidret Edicions.

Oppure il “Vintage Photo Bus”, un pulmino Volkswagen, il mezzo di locomozione preferito da hippie e rivoluzionari negli anni 60-70, trasformato in una vera e propria cabina fotografica che si aggira per i tanti luoghi del festival.

 

continua…
scopri sul sito tutti gli eventi fino al 9 luglio

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