8 confini e 1/2

Quando pensiamo a confine pensiamo subito a una frontiera, a un limite. Da sempre i confini tra gli stati sono “luoghi” di passaggio, di demarcazione e in alcuni casi sono diventati dei veri e propri luoghi di nessuno. Alcuni studiosi hanno evidenziato come in epoca contemporanea hanno favorito la produzione di rapporti, obbligando le popolazioni confinanti a intessere relazioni.

Abbiamo fatto un giro del mondo alla ricerca di quei confini che, più di altri, meritano uno scatto.

 

Il confine più lungo

E’ quello tra il Canada e gli Stati Uniti che si estende per 8893 km (sommando il confine a sud del Canada a quello con l’Alaska) e attraversa boschi, fiumi, cascate, pianure e alcune città. Ad esempio presso l’Haskell Free Library & Opera House nel Derby Line (Vermont) il confine c’è e si vede. Entrando in questa piccola biblioteca i visitatori possono seguire il limite dei due stati e scegliere se godersi un libro in terriotorio canadese o americano.

Haskell Free Library & Opera House, Stati Uniti-Canada

 

il confine più corto

E’ quello tra Spagna e Gran Bretagna presso Gibilterra, solo una lingua di terra di 1 km che separa la colonia britannica dal resto d’Europa.

Frontiera fra Gibilterra e la Spagna. Foto di Arne Koehler

 

IL CONFINE PIù COMPLICATO

Uno dei confini più complicati e fantasiosi d’Europa è quello tra Baarle-Nassau olandese e l’exclave belga Baarle-Hertog. I visitatori non troveranno un’unica linea continua e retta, ma una puzzle molto complicato di suddivisioni evidenziate da croci e bandierine poste sui marciapiedi, nei bar, sulle case ecc. La nazionalità dei cittadini dipende semplicemente dall’ubicazione della loro abitazione.

foto di User:Jérôme via Wikimedia Commons

 

L’isola del giorno prima

Vicine geograficamente ma lontane “nel tempo” sono le Isole Diomede, una americana e l’altra russa, distanti solo 3 km ma divise dalla linea del cambio di data. La piccola Diomede (americana) è un giorno indietro rispetto alla sorella maggiore (russa).

Foto Nasa, Stretto di Bering

 

Il confine più caldo

Alcuni confini sono luoghi di forti scontri e guerre continue, basti pensare ad Israele e alla Striscia di Gaza, mentre in altri casi la vicinanza di diversi stati diventa un’occasione per creare possibilità di socializzazione. Tra Austria, Ungheria e Slovacchia nello Sculpture Park è stato costruito un simbolico tavolino da picnic.

Il confine più artistico

Al confine tra Polonia e Ucraina, in occasione del Landart Festiwal del 2011, è stata realizzata un’opera dal titolo Free Flow: due pesci creati in parte arando e in parte seminando sono il ponte tra la terra polacca e il territorio ucraino. Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Barbara Olszewska, Ryszard ‘Marabut’ Pikalo, Michał Strokowski e Artur Dowgird.

Landart Festiwal, Free Flow, 2011

 

Il confine più buio

Ma i confini non sono solo in superficie, tra quelli sotterranei uno dei più famosi e segnalati è quello tra Austria e Germania, nei cunicoli delle miniere di sale di Bad Dürrnberg vicino a Salisburgo.

Miniera di Hallein, Austria-Germania

BONUS TRACK

Non è un confine tra stati ma è il confine per antonomasia: quello tra emisfero boreale e australe. Per segnalarlo in Equador è stata costruita la Ciudad Mitad del Mundo (Città di Metà del Mondo), un monumento simbolico attraversato dalla linea dell’equatore. In realtà la vera linea dell’equatore è 240 metri più a nord rispetto a quella disegnata che rende però omaggio alla missione geodetica francese del 1736.

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