Fin dalla sua prima edizione Fotografia Europea va alla scoperta dei luoghi più suggestivi della città, alcuni sconosciuti anche agli stessi cittadini. L’obiettivo è di valorizzare lo spazio urbano e il patrimonio storico-architettonico attraverso l’apertura straordinaria di edifici riqualificati e di spazi solitamente inaccessibili, con progetti di mostra e allestimenti site specific.

La Mostra

Nel 2008 Fotografia Europea ospita la mostra dei due artisti francesi Pierre e Gilles in quello che era stato il “Gran Salone” dell’Hotel Posta, oggi spazio privato (via Emilia San Pietro, 1).

Nella mostra dal titolo Exil Intérieur, Pierre et Gilles, presentano una serie di autoritratti, sperimentando un nuovo modo di rappresentare il corpo umano, in netto contrasto rispetto alla loro produzione precedente. Il celebre collettivo volta le spalle all’atmosfera solare ed edonistica che caratterizza le loro creazioni più note per addentrarsi in un affascinante caos di fosforescenze e forme torturate.

L’apparente ermetismo di queste opere esercita immediatamente sullo spettatore un grande fascino. Le immagini della serie possono essere interpretate secondo diverse e complementari griglie di lettura.

Gli artisti

Pierre et Gilles è la firma collettiva usata dalla coppia di artisti francesi formata dal fotografo Pierre Commoy (La Roche-sur-Yon, 1950) e dal pittore Gilles Blanchard (Le Havre, 1953)
I due si incontrano a Parigi nel 1976 e da allora inizia il loro sodalizio nella vita e nell’arte

Sono famosi per le loro fotografie ritoccate con la pittura, che realizzano assieme fin dal loro incontro. Queste opere affrontano i temi della cultura pop, gay e temi religiosi e fanno l’uso deliberato e cosciente del kitsch che è tipico dell’estetica camp. Il loro atelier è specchio del loro universo, in cui l’accumulo di oggetti è una fonte permanente di ispirazione.

Pierre e Gilles hanno fotografato: Marc Almond, Salvador Dali, Catherine Deneuve, Serge Gainsbourg, Jean-Paul Gaultier, Nina Hagen, Mick Jagger, Madonna, Iggy Pop, Yves Saint Laurent e Andy Warhol.

Il luogo

Salone Tirelli era la sala dei ricevimenti dello storico Albergo della Posta, ristrutturata nel 1910 dall’Ing. Guido Tirelli.
L’ambiente, di chiaro sapore neocinquecentesco, fu ”ammodernato” da un’esuberante decorazione floreale. La decorazione delle porte e di alcuni complementi d’arredo segue l’art nouveau.

L’Ing. Tirelli chiamò l’omonimo pittore Giuseppe Tirelli (Reggio Emilia. 1859 – 1931) a realizzare dodici tele (successivamente ridotte a nove) di grandi dimensioni raffiguranti le allegorie dei mesi, inserite a notevole altezza nel decoro architettonico della sala.

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