10 anni di FE. Le produzioni #2: Erwin Olaf

Fin dal suo inizio Fotografia Europea si caratterizza per la forte volontà di commissionare progetti fotografici originali che si confrontino con il tema dell’edizione. In questo modo il festival assume immediatamente un taglio sperimentale e di ricerca, dando la possibilità agli artisti coinvolti di confrontarsi liberamente con il tema e di restituire riflessioni e stimoli innovativi sui temi della contemporaneità.

Erwin Olaf, Fall, Fotografia Europea 2008
Nel 2008 il fotografo olandese è stato chiamato a lavorare sul tema di Fotografia Europea, Umano troppo umano. Olaf ha realizzato una produzione fotografica in cui un dettaglio dei modelli ritratti, quello degli occhi e dello sguardo, modifica totalmente la percezione dell’immagine creando un forte senso di spaesamento.
La mostra è stata allestita nelle scuderie di Palazzo Motti, un palazzo privato aperto al pubblico in occasione di Fotografia Europea.

Nel mio progetto per Fotografia Europea 2008 ho voluto esplorare in profondità la funzione dello sguardo. O meglio, la sua funzione dispersiva. Cosa succederebbe se gli occhi degli esseri umani non si comportassero, nella fotografia, nel modo in cui ci aspettiamo? Anche davanti ad una persona affascinante, questa rimane tale anche quando i suoi occhi non fanno più ciò che ci aspettiamo? Un ritratto continuerebbe a essere giudicato nello stesso modo? Possiamo continuare a interpretare lo sguardo di qualcuno quando la fotografia ne rivela il suo lato più nascosto e misterioso?
Bio

Olandese, nato nel 1959, Erwin Olaf è uno degli artisti più innovativi che attualmente lavorano nel campo della fotografia.

Le opere di Olaf sono caratterizzate dal senso dell’humour e dalla costante allusione a immagini del mondo dell’arte e della sottocultura. Le sue serie fotografiche, nei primi anni Ottanta in bianco e nero e dagli anni Novanta passate al colore e a raffinati quanto virtuosistici interventi di rielaborazione digitale, sono commenti ironici e visivamente folgoranti, ai processi comunicativi del mondi della pubblicità, della moda, dei tabloid scandalistici, della fotografia pornografica, prendendo anche spunto da immagini della storia dell’arte, per riflettere sulle maschere variamente imposte dall’interazione quotidiana e sulla separazione tra persona pubblica e realtà emozionale e corporea.

Erwin Olaf ha tenuto importanti mostre personali nelle più famose istituzioni culturali tra cui Stedelijk Museum e Rijksmuseum di Amsterdam, Bilbao Art Centre, Museum of Modern Art di Mosca, Wessel O’Connor di New York, Paris Photo, Maison Européenne de la Photographie, Parigi; Chelsea Art Museum, New York, Fotomuseum di Winterthur.

Nel 1998 ha vinto il Leone d’argento a Cannes per la campagna pubblicitaria della Diesel e di nuovo nel 2001 per la campagna pubblicitaria della Heineken.
Nel 2008 ha ricevuto il Lucie Award dagli Stati Uniti per i suoi successi nel campo della fotografia e nel 2011 il prestigioso premio per l’arte Johannes Vermeer, conferito dallo Stato olandese.
Nel 2013 Erwin Olaf vince il concorso per  il disegno delle nuove monete metalliche in euro con l’effigie del nuovo re dei Paesi Bassi Guglielmo Alessandro.

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