Gli oggetti ci parlano/ restituzioni

gli oggetti ci parlano

Gli oggetti ci parlano/ restituzioni

Gli oggetti ci parlano, la mostra a cura di Italo Rota allestita presso i Chiostri di San Pietro, si è conclusa il 2 settembre con grande successo; quasi 15.000 persone hanno visitato la grande installazione realizzata presso uno dei più suggestivi spazi espositivi della città.

L’iniziativa tuttavia ha un respiro molto più ampio di una semplice evento espositivo: il lungo cammino che ha portato alla sua realizzazione è iniziato in aprile, durante la raccolta di oggetti che i cittadini hanno concesso in prestito ai Musei Civici.

Centinaia di oggetti sono stati catalogati, fotografati e sono ora pubblicati on line sul sito di Fotografia Europea non per mettere in scena il lavoro quotidiano del funzionario di museo, quanto piuttosto per rappresentare la formazione stessa di un’istituzione museale. Nell’ottica moderna della cultura come servizio alla collettività il museo è di tutti, ma dobbiamo anche ricordare che, nel passare degli anni, tutta la collettività ha contribuito a creare le collezioni dei nostri musei attraverso lasciti, donazioni, vendite, depositi. Le collezioni artistiche, naturalistiche, paletnologiche dei musei, e dei Musei Civici di Reggio Emilia in particolare, sono frutto di un’idea e di un sentire comune che hanno portato alla nascita di questa istituzione come la vediamo ora, e che alla luce di questo suo aspetto può suggerire nuove modalità per creare condivisione. La grande partecipazione della città è stata e rimane un’occasione per riflettere sulla nostra storia, sulle competenze di Reggio Emilia e soprattutto per meditare sul nostro futuro indirizzandoci a scelte necessarie rispetto alla complessità che viviamo.

I giorni sabato 13 e domenica 14 ottobre saranno dedicati alla restituzione degli oggetti; i prestatori dovranno recarsi presso i Chiostri di San Pietro dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19 muniti della scheda consegnata al momento del prestito. I prestatori possono scegliere di donare il proprio oggetto al museo; le donazioni potranno essere inserite nei nuovi allestimenti in corso di progettazione.

I cittadini che hanno collaborato, condividendo un’idea di museo come vigile custode di memorie e saperi ma anche attivo protagonista del nostro presente, riceveranno un attestato e un piccolo dono come ringraziamento per il sostegno.

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