Succede in Polveriera
Polveriera: la città viva tra socialità e conoscenza
Tra le mostre di quest’anno il mondo del carcere, un’Africa mai vista, i “tazebao” di Elena Vaccari e Gigi Cavalli Cocchi, la collettiva del Circolo degli Artisti e il progetto con i migranti Sprar.
Un luogo d’incontro è un luogo dove avviene un contatto. Con ciò che è vicino ai nostri interessi e con quello che mai ci saremmo mai immaginati. Un’esperienza abituale per chi frequenta la Polveriera, lo spazio di “rigenerazione urbana” al centro di Reggio Emilia: volontariato, corsi, associazioni, cooperative sociali, eventi culturali, momenti di riflessione. O, semplicemente, la possibilità di rilassarsi negli splendidi ambienti recuperati e restituiti alla città.
L’appuntamento con Fotografia Europea è occasione per conoscerne le potenzialità con gli eventi delle giornate inaugurali, gli incontri e le mostre che, come d’abitudine, promuovono e diffondono esperienze preziose.
Come quella compiuta da Pietro Menozzi e Cristian Iotti con il progetto Voci dentro, esplorazione della dimensione umana del carcere. Perchè non basta l’isolamento per mettere a tacere pensieri, emozioni, speranze, paure e sogni come suggerisce il titolo ispirato a una celebre commedia di Eduardo De Filippo. I due fotografi hanno seguito un gruppo di detenuti nel corso di un anno nel penitenziario di Reggio fino al percorso di semi-libertà raggiunto da alcuni di essi. Un lavoro partecipato e “forte” divenuto anche un libro edito da Anemos.
Un cambiamento di prospettiva richiede anche la mostra itinerante è Africa realizzata da Medici con l’Africa-Cuamm, tra le maggiori ong italiane per la promozione e la tutela della salute. Un viaggio per immagini e pannelli informativi che descrive la vite di persone comuni al di là degli stereotipi e delle tematiche generalmente associate al grande continente: fame, sotto-sviluppo, emergenza sanitaria, sfruttamento, violenza. L’Africa è anche un luogo di creatività, aspirazioni, coraggio, buone pratiche e di costruzione del futuro. E questa energia emerge con una nettezza dalle foto realizzate da Enrico Bossan e nei testi del catalogo di Stefano Citati e Lilianne Barenzi.
Perché abbiamo bisogno di conoscere e capire il cambiamento. Come cercano di fare i fotografi del Circolo degli Artisti in Rivoluzioni e Contaminazioni, a cura di Marzio Dall’Acqua e Lucio Braglia, e il gruppo di migranti del progetto Sprar di Comune di Reggio Emilia e coop. Dimora d’Abramo in Mi piace come sono venuto al mondo, frutto di un’attività laboratoriale ispirato dalla fortunata mostra “Kansdisky-Cage”.
Un’attitudine alla ricerca da sempre prerogativa di Elena Vaccari e Gigi Cavalli Cocchi. In Tazebao, titolo ispirato ai grandi giornali murali cinesi, esplora il modo in cui oggi gli individui “mettono in piazza” la propria identità: tatuaggi e street art, ad esempio, anche attraverso la collaborazione con un personaggio come Omar Pedrini, storico fondatore della band Timoria, recentemente emerso da un periodo difficile della propria vita. Perché proprio le crisi sono momenti di evoluzione e consapevolezza….
La Polveriera ospiterà moltissimi eventi durante il periodo di aperture delle mostre: domenica 22 aprile alle 18 ore 18 presentazione del libro OfflagaDiscoPax Una piccola rivoluzione reggiana (Corsiero editore, 2018)
con Fabrizio Fontanelli e Simona Borrillo, insieme a Max Collini, Daniele Carretti e Massimo Zamboni. Il 5 maggio la premiazione del miglior progetto del Circuito OFF. A seguire i Tazebao in concerto.
Il programma completo qui
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