Se mi penso in grande, svanisco
Progetto a cura di Camilla Marrese, Gabriele Chiapparini
Opere di Martino Cortigiani, Alice Muratore, Sara Tonioni, Manfredi Almiro Calabrò, Andrea Parisi, Eleonora Silvestri, Alessandro Di Palma e Chiara Capodieci
Tutor: Camilla Marrese e Gabriele Chiapparini
Martino Cortigiani, Alice Muratore, Sara Tonioni, Manfredi Almiro Calabro, Andrea Parisi, Eleonora Silvestri, Alessandro Di Palma e Chiara Capodieci parlano di libertà, del terrore di perderla e del vuoto che può derivare dall’ottenerla. Parlano di un’assenza di spazio e di un problema di scala: si sentono minuscoli, difficilmente udibili. Da un lato perché temono di non avere una voce abbastanza forte, dall’altro perché non sanno se c’è qualcuno in ascolto dall’altra parte. Fino a ieri, le otto persone nella stanza non si conoscevano. Oggi la loro conversazione dimostra un sentire generazionale forte e coeso. L’ansia per lo sfruttamento della natura da forma all’urgenza di imparare a convivere con le altre specie e di comprenderle. L’intolleranza verso l’individualismo trasmuta in una ricerca continua di connessione, comunità e collettività.
L’assenza di un luogo sicuro si traduce nella necessita di cercarne uno, o di costruirlo. Se gli ideali non sono solo ideali ma modi di agire nel mondo, la domanda che segue e: come lavorare tutti insieme? Come mettere le proprie caratteristiche a servizio di un’idea comune?Come vedere un’immagine al plurale?
Se mi penso in grande, svanisco è un processo collaborativo, uno sforzo collettivo per rivedere l’autorialità sfondando il muro solitario che spesso e la pratica artistica – o, quantomeno, imprimendovi crepe e guardando attraverso. È il tentativo di afferrare un momento di mezzo, nel quale non si e né una cosa né l’altra, e la volontà di ritrarre una forma prima che si stabilizzi. É il racconto di un percorso verso il luogo sicuro, qualunque esso sia, nella speranza di arrivarci insieme, e di saperlo preservare nel tempo.