Alberto Franchetti

Alberto Franchetti (1860 – 1942) e la fotografia

a cura di Laura Gasparini e con la collaborazione di Monica Leoni ed Elisabeth Sciarretta
in collaborazione con Associazione per il musicista Alberto Franchetti di Reggio Emilia

 

La recente donazione da parte della famiglia Ponsi, figli di Elena Franchetti, avvenuta nel 2022 alla Associazione per il musicista Alberto Franchetti di Reggio Emilia, che a sua volta le ha depositate alla Biblioteca Panizzi, consta di 74  stereoscopie a colori alloggiate negli stereoscopi a colonna in legno, due album contenenti fotografie in bianco e nero e una decina di altre fotografie e documenti sciolti.

Questo fondo ha permesso di mettere in luce l’interesse per la fotografia da parte del musicista e compositore Alberto Franchetti, intesa come linguaggio della modernità tout court.

 

Interessante è il suo sguardo, le inquadrature, i giochi di luce che testimoniano non solo la sua attenzione ma anche la sua sensibilità sul mondo che lo circondava fatto di momenti intimi di paesaggi struggenti.

La documentazione di alcuni viaggi intrapresi con l’automobile, le fotografie scattate in Toscana richiamano alla pittura di paesaggio. I riferimenti visivi sono evidenti, con particolare attenzione alla pittura dei Macchiaioli. Interessanti sono inoltre i numerosi ritratti ambientati della giovane moglie Clara Marini e dell’amico Giulio Piccini, in arte Jarro, scrittore, giornalista, ma soprattutto artista nell’arte culinaria. Franchetti realizzò alcune immagini che divennero in seguito la copertina di alcuni numeri del periodico Almanacco gastronomico fondata e diretta dallo stesso Jarro.

La frequentazione con Gabriele D’Annunzio, di cui musicò la tragedia La figlia di Jorio, rappresentata al Teatro alla Scala per la prima volta nel 1906, gli permise di venire a contatto con il mondo artistico dell’epoca in particolare con Adolfo De Carolis che illustrò in xilografia lo spartito della tragedia. Come è noto anche De Carolis praticava la fotografia. Nota, inoltre, era la frequentazione di Franchetti con Mario Nunes Vais (Firenze, 1856 –  1932) che ci ha restituito fotografie del novembre del 1906 di Franchetti e D’Annunzio davanti al pianoforte nella villa di Franchetti a Firenze, situata a poca distanza dalla residenza del Vate alla Capponcina.

 

L’automobile, la velocità (Franchetti raccontava di sé che amava comporre le sue musiche a 90 km/h.) così come la fotografia erano per il compositore strumenti che gli permettevano di allargare la propria percezione, di sperimentare altri nuovi linguaggi lontano dagli schemi accademici o di moda.

 

Ascolta le parole della curatrice

Alberto Franchetti (Torino, 1860- Viareggio, 1942) musicista e compositore di fama internazionale visse a Reggio Emilia dal 1888 al 1905, qui sposò Margherita Levi e compose alcune della sue opere più importanti. I Franchetti erano ebrei provenienti da Livorno. Il Padre Raimondo (Livorno, 1829- Reggio Emilia,1905)  ricevette il titolo di Baronetto da Vittorio Emanuele II in quanto partecipò attivamente ai processi dell’ Unità d’Italia. La madre di Alberto, Sara Louise Rothschild (Vienna, 1834 – Venezia, 1924), di cultura mitteleuropea, educò i figli Alberto, Giorgio e Edoardo avvicinandoli all’arte e alla musica. Alberto iniziò a studiare musica a Venezia in seguito frequentò il conservatorio di Dresda, in seguito a Monaco di Baviera dove probabilmente imparò a fotografare a partire dal 1882, interesse praticò per tutta la sua vita. Musicista dell’Ottocento attraversò il Modernismo accogliendone le sfide. La sua passione per la fotografia, per l’automobilismo, per l’arte, la moda e l’arte della cucina, ne sono una testimonianza.

SEDE

Biblioteca Panizzi
via Farini, 3
Reggio Emilia

 

ORARI

28 aprile – 10 settembre

 

Inaugurazione sabato 29 aprile › 12
con Laura Gasparini e Emanuela Sesti

 

giornate inaugurali
28 aprile › 19-23
29 aprile › 9-19
30 aprile › 9.30-14
1 maggio › chiuso

 

dal 2 maggio al 10 settembre
lunedì-sabato › 9-19
festivi › chiuso

 

INGRESSO

Gratuito

 

INFO

www.bibliotecapanizzi.it