Feed Us
L’alimentazione accompagna, da sempre e per ovvie ragioni, l’essere umano. E l’essere umano ha plasmato a sua immagine e somiglianza l’industria alimentare. La stessa industria che, – col sostegno della chimica, la medicina e le biotecnologie – da qualche decennio a questa parte, si è addossata l’onere di dover sfamare il pianeta. E per assurdo, da quel momento in poi, il nostro modo di nutrirci è cambiato notevolmente. La standardizzazione, l’efficienza, l’inconcepibilità di falle nel sistema e l’abbassamento dei costi al consumatore hanno agevolato l’ascesa di questo modello. Rendendolo apparentemente quello vincente. Ho preso in esame l’Italia. Il Paese che meglio conosco e che ha alle spalle una delle tradizioni culinarie più importanti e note al mondo.
Questo mi ha portato a viaggiare lungo la penisola, provando a capire quale fosse il ruolo di questo gigante del cibo, quanto peso avesse all’interno del sistema alimentare globale o, al contrario, quanto della sua identità avesse ceduto sotto l’imponente peso del sistema stesso. La ricerca si è focalizzata su realtà produttive – aderenti a vari modelli di coltivazione o allevamento –, senza però tralasciare il ruolo dei laboratori e dei centri di ricerca, dai quali partono le innovazioni che giungono poi all’industria.