La nuova edizione di Fotografia Europea si pone sotto l’egida della “rivoluzione dello sguardo e della visione” una delle conseguenze che proprio la nascita della fotografia ha determinato.
“RIVOLUZIONI. Ribellioni, cambiamenti, utopie” è il tema portante della tredicesima edizione, curata dal Comitato Scientifico della Fondazione Palazzo Magnani – composto da Marzia Faietti, Marco Belpoliti, Vanni Codeluppi, Walter Guadagnini, Gerhard Wolf – sotto la Direzione Artistica di Walter Guadagnini.
“Il termine rivoluzione deriva dal latino revolutio, che trova a sua volta la radice nel verbo revolvere. La percezione comune e più diffusa del termine è quella, strettamente legata alla politica, della rottura violenta di un ordine costituito, in vista di un mutamento radicale dello status quo.
Questi momenti portano con sé anche l’aspetto paradossale del termine rivoluzione, inteso come momento che interrompe bruscamente un processo di cambiamento in atto […] e che dunque ha come conseguenza immediata un arresto dell’evoluzione […] e non necessariamente una progressione.
Ma il termine rivoluzione appartiene a ogni ambito del sapere e dell’agire umano, a tutti quei cambiamenti fondamentali, epocali, le cui tracce persistono ben oltre il momento della loro apparizione.”
Walter Guadagnini
L’attenzione quindi si focalizza sulle rivoluzioni come momenti e pratiche della ribellione, del cambiamento, del rinnovamento, che possono avere un immediato riscontro, portare a conseguenze dirette, ma che possono anche mantenere quel carattere utopico che ne caratterizza spesso l’origine ideale, o quel carattere di ritorno su se stesse delle cose.
Ma che significato può avere oggi il termine rivoluzione? come si può rappresentare fotograficamente la rivoluzione oggi?