Stanislao Farri. L’archivio dell’utopia
A cura di Laura Gasparini e Monica Leoni
L’archivio fotografico di Stanislao Farri, acquisito dalla Biblioteca Panizzi a partire dal 1995, è costituito da circa 170.000 unità tra negativi e positivi, provini di stampa e diapositive che illustrano l’intensa attività professionale e di ricerca dell’autore iniziata dal 1955.
La mostra e il catalogo diventano strumenti della riscoperta dell’archivio, reso disponibile agli utenti grazie a un’operazione di riordino e inventariazione.
Stanislao Farri, infatti, si concentra nel documentare le diverse sfaccettature del patrimonio culturale, folklorico e industriale locale, includendo anche il paesaggio che viene presentato come “museo diffuso”. Caratteristica della sua ricerca fotografica è lo studio costante nel tempo, fondamentale per comprendere sia le modalità di lavoro di Farri sia le diverse identità culturali che hanno trasformato la città e il territorio nel corso degli anni. L’attività professionale s’intreccia con la ricerca amatoriale che gli consente una libera sperimentazione, attraverso l’innovativo utilizzo dei materiali fotosensibili.
Il lavoro di Farri si caratterizza così con uno stile che ha trovato riconoscimento nel mondo della fotografia italiana dagli anni Sessanta agli anni Ottanta del Novecento.