Dove il cielo è più vicino
Ho iniziato il progetto Dove il cielo è più vicino nel 2014, quando ho vissuto per un lungo periodo nella mia casa di origine, nella campagna maremmana. Il prolungato contatto con la terra e con i contadini, quelli che ancora esistono, mi ha fatto percepire con chiarezza quanto definitivo sia il processo di allontanamento dell’uomo dalla natura. Mi ero accorta che la mia generazione ha ormai un rapporto molto debole con la terra, il cielo e tutto quello che la natura ci dà, un rapporto assai diverso da quello delle generazioni precedenti. Ma ora lo sentivo di più.
Ho costruito Dove il cielo è più vicino in più momenti: una azione nella quale ho creato cerchi di fuoco nei campi; una serie di fotografie di case contadine mute e cieche, private di porte e finestre; una narrazione nella quale una vecchia mietitrebbia si trasforma in un’astronave, con la quale si potrà forse partire per un altrove dove trovare la speranza di ricominciare.
Ho deciso in questa occasione di continuare il lavoro con una serie di ritratti di contadini che guardano verso il cielo. Ho voluto che fossero i loro occhi a creare un collegamento tra terra e cielo, lontano luogo del mistero, della speranza, al quale fin dall’antichità gli uomini chiedono aiuto.
Moira Ricci
Il progetto di Moira Ricci fa parte di 2017. Altri paesi a cura di Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini.