Natalya Saprunova

Permafrost

 

Dal 2019 Natalya ripercorre la rotta del Grande Nord, quella della sua infanzia, per raggiungere le tundre lapponi della penisola di Kola in Russia, vicino alla Finlandia e alla Norvegia. Nel 2022 scopre la Jacuzia nella Siberia orientale, e le sue popolazioni indigene, i pastori di renne Evenki e i più stanziali Jakut, allevatori di vacche e cavalli. Alcuni anni dopo, il suo progetto fotografico si è ampliato: ora l’intero Artico è nell’obiettivo della fotografa russo-francese che al momento sta lavorando nei Territori nord-occidentali canadesi.

 

Natalya Saprunova ha gradualmente introdotto nei suoi scatti gli scienziati, che trasformano queste aree isolate e remote nei loro terreni di sperimentazione, campionando sedimenti e permafrost. Le temperature estive sono in aumento, le nevi perenni si sciolgono, gli oceani si riscaldano… Il permafrost contenuto nei suoli artici si sta sciogliendo progressivamente, rilasciando grandi quantità di gas serra che aumentano il riscaldamento globale. Dall’alba al tramonto, i colori sbiaditi delle fotografie di Saprunova danno voce alle preoccupazioni di queste comunità.

Natalya Saprunova, fotografa residente a Parigi e membro dell’agenzia Zeppelin, è nata nel 1986 a Murmansk nella regione artica della Russia. Durante gli studi superiori come docente di francese in Russia, ha lavorato come fotoreporter per il quotidiano Murmansk Messenger.

Arrivata in Francia nel 2008, ha studiato e lavorato nel settore del marketing e della comunicazione. Otto anni dopo, è ritornata alla fotografia rinunciando al contratto a tempo indeterminato. Il soggetto fotografico principale di Saprunova è il Grande Nord. Lavora su lunghi periodi viaggiando da sola, sempre accompagnata dalla sua macchina fotografica e da un taccuino fino a quando, una volta raggiunta la destinazione, tramite incontri casuali, Saprunova costruisce relazioni con le comunità locali. Queste, toccate dal suo progetto, la accolgono condividendo con lei i pasti e la loro cultura, così come le loro preoccupazioni e speranze.

La passione per la trasmissione della conoscenza l’ha portata a insegnare a lungo fotografia alla scuola Graine de Photographe di Parigi.

27/04

H 18 CHIOSTRI DI SAN PIETRO | LABORATORIO APERTO
INCONTRA L’ARTISTA
BRUNO SERRALONGUE
YVONNE VENEGAS
NATALYA SAPRUNOVA
MODERA LUCE LEBART

Sede

Chiostri di San Pietro
via Emilia San Pietro, 44/c
Reggio Emilia

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Orari

26 aprile - 9 giugno
giornate inaugurali
26 aprile › 19-23
27 aprile › 10-23
28 aprile › 10-20

dal 1 maggio al 9 giugno
mercoledì, giovedì › 10-13/15-19
venerdì, sabato, domenica e festivi › 10-20

Categoria
Chiostri di San Pietro