THE ARCHIVE YOU DESERVE – T.A.Y.D
A cura della piattaforma Photocaptionist
In some way you become political when you don’t have a chance to be poetic
Lorenzo Tricoli
Per addentrarci nell’universo di Lorenzo Tricoli e nello spirito di The Archive You Deserve – T.A.Y.D., l’autore, maestro di irriverenza giocosa e del politicamente scorretto, ci guida attraverso alcune premesse necessarie:
- Don’t believe the news.
- “If you are not angry what kind of person are you?” Ken Loach
- “People have the power”. Patti Smith
- “I poveri hanno sempre ragione”. Goffredo Parise
Tormentato dalla Storia tragicomica del Bel Paese, dal dolore e dalla sofferenza umana, nonché dal rapporto misterioso tra fotografia e parole, Tricoli avvia una lunga e inedita ricerca da cui nasce l’opera aperta The Archive You Deserve (T.A.Y.D.). Un’opera-archivio che, attraverso l’accumulo, la catalogazione e il rimescolamento di fotografie, ritagli di giornale, libri, riviste, documenti vari ed eventuali, evolve di continuo, come un organismo, mentre il materiale viene aggiunto e riassemblato in installazioni temporanee. Un archivio che l’autore ci presenta con una personalità ben precisa: “è arrabbiato, crede fermamente nell’uomo ed è compassionevole”. Tuttavia, “come l’archivio virtuale del web” T.A.Y.D. rappresenta una “versione delirante e mutevole, basata su documenti reali, della recente Storia d’Italia” che “resta impalpabile ed evanescente”.
The Archive You Deserve (T.A.Y.D.) è anche un’opera-madre che via via genera altri progetti specifici, alcuni ancora inediti, ma tutti accomunati dalla triade esplosiva di indignazione-denuncia-sorriso: Bunga Bunga, Barricades Will Increase Your Happiness e (Altre) avventure di Pinocchio.
La mostra di Lorenzo Tricoli sarà la prima dalla sua triste scomparsa nel febbraio 2017 e presenterà le istanze più sovversive della sua opera. La mostra è a cura della piattaforma foto-letteraria Photocaptionist di Federica Chiocchetti, in collaborazione con la figlia dell’artista, Mariasole Tricoli, Annalisa Brioschi e la responsabile della Fototeca della Biblioteca Panizzi, Laura Gasparini.