Incidental Gestures
La serie di fotografie Incidental Gestures (“Gesti accidentali”) prende l’avvio dalla perdita, dalla mancanza, dall’assenza. Si tratta di un gruppo di fotografie fondate sul riappropriarsi d’immagini di archivio che Agnès Geoffray manipola fino a giungere ad una realtà “altra”.
L’immagine è ritoccata, falsificata, reinventata; l’originale è dunque perduto: non rimane che un’ombra di sé stessa.
L’artista illumina le manipolazioni che spostano le immagini pre-esistenti in una nuova realtà. Sono l’immagine stessa, il gesto stesso che vedono il proprio potenziale drammatico accentuarsi o diluirsi. Fortemente ispirata alle manipolazioni fotografiche dei regimi totalitari, Incidental Gestures interroga in filigrana la nozione dell’essere vittima.
Il ritoccare di Agnès Geoffray è un atto di riparazione che ridona dignità alle vittime rappresentate (veste nuovamente una donna alla Liberazione, dona un volto a un viso tumefatto) oppure, al contrario, accentua la dimensione drammatica di una scena originariamente banale.
Il progetto di Agnès Geoffray fa parte di Archivi del futuro a cura di Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini