Via Roma e’ invisibile agli occhi

Quest’anno via Roma interpreta il tema di Fotografia Europea fino in fondo: per far vivere i legami tra le persone, dismette il comitato di organizzazione e lascia spazio alla spontaneità delle relazioni fra artisti e abitanti. Dopo cinque anni, si tratta di un vero e proprio cambio di passo. Nessun coordinamento dall’alto, ma un movimento eterogeneo di artisti e creativi che ormai considerano via Roma come un luogo di sperimentazione e di innovazione sociale.

I tanti fotografi che hanno scelto di esporre nel quartiere si sono organizzati in autonomia e in relazione diretta con gli ospitanti: una conferma dei legami che sono nati e cresciuti nel tempo, grazie all’arte e alla creatività. I fili tesi lungo la strada – installazione frutto di un workshop coordinato dall’artista Federica Terracina – sono il simbolo di questa rete ampia e solida che si è rafforzata nelle scorse edizioni del festival. In tutti i mesi dell’anno, l’energia creativa di via Roma continua a produrre eventi e occasioni di incontro aperti a tutti, nello spirito che l’ha sempre contraddistinta. Residenze d’artista, laboratori, incontri di innovazione sociale, buone pratiche di vicinato…
Un pezzo della storia passata e futura lo trovate al civico 49, nuovo punto di riferimento della comunità e prossima sede di un museo di quartiere. L’eredità delle passate edizioni di Fotografia Europea è ancora esposta in molte pareti pubbliche e private, ma la vera forza dei legami è “invisibile agli occhi”, uno spettacolo per chi lo sa vedere. Come l’essenziale nel Piccolo Principe.

 

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