Sea of Cortez
Tra due altopiani al centro della penisola della Bassa California, nel 1885 fu fondata la città di Santa Rosalía in seguito alla scoperta nel terreno di grandi quantità di rame. Il presidente Porfirio Díaz diede in concessione per cinquant’anni lo sfruttamento del territorio alla società francese Del Boleo, esentandola dal pagamento delle imposte di esportazione, in cambio dell’occupazione di aree disabitate e di posti di lavoro e alloggi per gli operai.
Nel 1930, Francisco Percevault Sobarzo, secondo di quattro figli di un ex prete cattolico francese e di una donna Yaqui, lavorava come contabile nella miniera di El Boleo e viveva con la moglie e quattro figli in una delle case costruite per i suoi operai.
Il 10 settembre 1931 la popolazione che viveva vicino alla diga di cemento che proteggeva dal passaggio dell’acqua fu evacuata a causa di un uragano in avvicinamento dal Pacifico. Francisco, orgoglioso della sua casa e con un figlio appena nato, decise di non prendere sul serio l’avvertimento, ma purtroppo la diga cedette. Della sua famiglia sono sopravvissuti due figli che, aggrappati a un tronco, riuscirono a liberare il flusso d’acqua: erano Manuel di dieci anni e suo fratello di dodici, Rodolfo Percevault Ceseña, nonno di Yvonne Venegas.
Questo progetto è costituito da una serie di documentari che spazia fra diversi generi e in bilico tra la storia della sua famiglia e i luoghi abitati dai suoi antenati, i territori che circondano il Mare di Cortez, le persone che ha incontrato lungo la strada o gli attori e i danzatori locali con cui collabora.
Il suo proposito è di esplorare il territorio con l’aiuto delle persone che incontra, per esprimere la sensazione di sfruttamento e i resti che quelle storie di miniera hanno seminato sul loro cammino, dando forma all’eredità di orfana che porta ancora addosso e che, come una lente, filtra quello che vede.