Marta Bogdanska

SHIFTERS

 

La Rivoluzione francese e la sua eredità, le idee di libertà e di uguaglianza, hanno un urgente bisogno di aggiornamento: la fratellanza degli uomini prima non includeva le donne (né le persone schiavizzate e i bambini), e ancora oggi non include le specie diverse da quella umana. Dobbiamo ripensare la nostra posizione nel mondo per reinventare e ricostruire la nostra comunità con tutti gli esseri della Terra. Solo così si realizzerà il vero significato della coesistenza.

 

Il progetto Shifters è iniziato con una ricerca d’archivio e una raccolta di articoli sugli animali spia. Scoiattoli sospettosi, delfini spia, cicogne mal identificate, lucertole nucleari, piccioni fotografi: tutti questi animali sono stati accusati di spionaggio, comparendo sui media mainstream.
Seguendo la linea di pensiero di Éric Baratay, uno storico francese che ha coniato il termine “storia dal punto di vista animale”, il progetto indaga e rivisita la storia visiva degli animali nelle guerre e nello spionaggio, in servizi come la Croce Rossa o la polizia. Analizza il significato stesso del termine “agente”: una spia ma anche un soggetto che compie azioni. Tenendo in considerazione questo interessante aspetto dell’agire dell’animale, il progetto mette in relazione la storia sfaccettata degli animali in guerra con quella della loro liberazione e dei loro diritti. Le immagini utilizzate in questo progetto sono quelle che circolano sul web, chiamate “immagini povere” da Hito Steyerl.

 

In mostra a Reggio Emilia una selezione di opere del progetto, che presenterà gli animali non umani come personaggi, come soggetti dotati di facoltà di agire, come agenti della storia, che plasmano attivamente i suoi fenomeni. Il progetto evoca la loro presenza, le loro vite e le loro esperienze, non essendo loro in grado di farlo da soli. Il tema di guardare oltre l’orizzonte antropocentrico è uno dei più urgenti e complessi del nostro tempo.

Artista visiva, fotografa, regista e manager culturale, Marta Bogdanska ha conseguito un master in filosofia presso l’Università di Varsavia. Ha studiato presso l’Home Workspace Program di Beirut. Si è laureata presso l’Accademia di Fotografia, la School of Looking e la School of Ecopoetics.

Marta è membro di Futures Photography, APP &Women Photograph.

Nel 2023 ha vinto l’Open Air Installation al Photoroad di Gibellina, una borsa di studio della Culture & Animals Foundation, la residenza dell’Institute for Postnatural Studies a Madrid.

Il suo libro SHIFTERS ha vinto il premio PHotoESPAÑA per la migliore pubblicazione fotografica internazionale del 2022.

28/04

H 15 CHIOSTRI DI SAN PIETRO | LABORATORIO APERTO
INCONTRA L’ARTISTA
MICHELE SIBILONI
MARTA BOGDAŃSKA
MODERANO TIM CLARK E
WALTER GUADAGNINI

Sede

Palazzo Da Mosto
via Giovanni Battista Mari, 7
Reggio Emilia

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Orari

26 aprile - 9 giugno
giornate inaugurali
26 aprile › 19-23
27 aprile › 10-23
28 aprile › 10-20

dal 1 maggio al 9 giugno
mercoledì, giovedì › 10-13/15-19
venerdì, sabato, domenica e festivi › 10-20

Categoria
Palazzo da Mosto