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Le Aree Interne costituiscono una vasta porzione del Paese, occupando circa tre quinti del territorio nazionale, pur ospitando poco meno di un quarto della popolazione complessiva. Queste regioni sono estremamente eterogenee al loro interno, caratterizzate dalla lontananza da grandi centri di agglomerazione e servizi. Le loro traiettorie di sviluppo possono essere instabili, ma presentano anche risorse che spesso mancano alle aree più centrali del Paese.
La regione dell’Appennino Emiliano emerge come un’area di grande interesse, al centro di iniziative che mirano a riconoscere e valorizzare una specifica eredità culturale. Questa eredità si manifesta attraverso stili di vita profondamente radicati nei cicli lenti dell’ambiente naturale montano e attraverso reti mutualistiche consolidate. Tali elementi non solo rappresentano un patrimonio significativo per la stessa comunità montana, ma si configurano anche come fonte di interesse e valore per una comunità più estesa, estendendosi alle città e alle pianure che circondano l’Appennino.
La produzione di Fotografia Europea 2024, affidata a Karim El Maktafi, si colloca in questo contesto affascinante. La natura ama nascondersi, questo il tema del festival, che trova un luogo privilegiato di espressione proprio in quest’area. La profonda interconnessione tra l’uomo e la natura, caratterizzata da una relazione allo stesso tempo forte e fragile, si svela nei secoli attraverso un legame profondo che riesce a mantenersi vitale grazie alle attività che continuano a animare questi territori.
Karim El Maktafi, nel suo lavoro, si immerge in storie millenarie e recenti, esplorando volti e luoghi che diventano una sorta di mappa vivente del territorio. La sua esplorazione si configura come un viaggio che evidenzia la spiritualità intrinseca dell’uomo in armonia con la natura, catturando l’essenza di un legame che persiste nel tempo e che contribuisce in modo significativo alla ricchezza e alla diversità di questa regione montuosa.