SintesiSS9
Nelle scienze chimiche il processo di sintesi fa riferimento alla combinazione di parti o elementi, in modo tale da da formare un intero. Ugualmente, Sintesi SS9 è per Vitturi un percorso di raccolta e assemblaggio di frammenti, ritrovati lungo la via Emilia, nell’intento di cogliere l’immagine essenziale del territorio.
L’osservazione della strada e lo studio dell’opera di Luigi Ghirri sono stati fondamentali nel definire il modus operandi di Vitturi. Ad ogni modo l’influenza di Ghirri non è evidente dal punto di vista formale; ciò è dovuto in parte al contesto radicalmente diverso in cui opera Vitturi: mentre Ghirri lavora in in un’epoca di crescita industriale, Vitturi è testimone del declino, della chiusura e dell’abbandono delle fabbriche, oltre che dell’avvento di nuove comunità.
Invece di adottare l’approccio fotografico di Ghirri, Vitturi reinterpreta il suo modo di vedere: l’osservazione intelligente, al di là dello sguardo, rende infatti la fotografia di Ghirri in grado di descrivere un ambiente ordinario e quotidiano, rappresentandolo in maniera del tutto differente.
Vitturi osserva il territorio applicando il suo metodo multidisciplinare – che combina fotografia, scultura e assemblage – nel tentativo di scomporre una realtà complessa e di renderla visibile attraverso i suoi materiali e le sue forme.
Vitturi non si è concentrato su una parte precisa della via Emilia, ma l’ha esplorata nella sua interezza, cercando di identificare i suoi elementi più iconici. Durante la sua esplorazione Vitturi si è imbattuto di continuo in dettagli architettonici – capannoni industriali e grandi catene di distribuzione – che ha fotografato per poi presentarli nelle sue composizioni. Questi sono i luoghi in cui raccoglie i materiali visibili nei suoi still-life: tessuti, materiale plastico, rottami industriali, così come prodotti alimentari locali. L’osservazione dei materiali, che Vitturi assembla per mostrare la natura complessa della via Emilia, offre una chiara immagine dei cambiamenti avvenuti in questa zona.
Il progetto di Lorenzo Vitturi fa parte di 2016. Nuove esplorazioni, a cura di Diane Dufour, Elio Grazioli e Walter Guadagnini.