Anteprima FE 2021

Dopo la pausa dovuta alle limitazioni necessarie a contenere la pandemia, che ha purtroppo portato alla cancellazione dell’edizione 2020, Reggio Emilia si prepara ad accogliere una nuova edizione del festival: più di venti mostre che si ispirano a un verso di Gianni Rodari, Sulla Luna e sulla Terra/ fate largo ai sognatori!
Più di venti mostre con cui Fotografia Europea cercherà di attivare risposte, generare dubbi e sollevare domande spingendoci a riguardare, rivedere e ripensare il processo creativo proprio in un momento di passaggio come questo verso nuovi e altri modi di essere e di vivere.

CHIOSTRI DI SAN PIETRO
I fotografi Vittorio Mortarotti e Anush Hamzehian espongono L’Isola, risultato della committenza dello scorso anno di Fotografia Europea; Noémie Goudal presenta Telluris, in cui fa convivere geografie reali e teoriche, creando uno spazio tra la realtà fisica e la sua rappresentazione mentale. David Jiménez con Aura gioca con i limiti della percezione, mentre Raymond Meeks con il progetto Halfstory Halflife, realizzato alle cascate delle Catskill Mountains di New York, indaga l’amicizia e la giovinezza. Donovan Wylie con The Tower Series esamina le architetture, per lo più invisibili, che intrecciano la presenza del conflitto nel tessuto della vita quotidiana, invece Piergiorgio Casotti ed Emanuele Brutti nel progetto INDEX G, curato da Fiorenza Pinna, mettono in scena una specie di opera teatrale del silenzio, fatta di assenza di personaggi e delle loro storie peculiari, in cui le cose viste e raccontate rimangono non dette e sospese nel tempo. Concludono il percorso espositivo del primo piano due giovani artiste: Lebohang Kganye che presenta Tell Tale e la nuova produzione In Search for Memory in cui affronta storie contrastanti raccontate in più modi, in una combinazione di memoria e fantasia; e Yasmina Benabderrahmane che presenta La Bete, un viaggio attraverso le dune di sabbia e le pianure del Marocco, suo paese natale, tentando, attraverso il linguaggio visivo, di recuperare ciò che ha perso in quattordici anni di assenza.
Nelle sale al piano terra, infine, è esposta Universo Dentro mostra personale dell’artista Sophie Whettnall a cura di Carine Fol, realizzata in partnership con la Centrale for Contemporary Art di Bruxelles. La scelta di esporre il lavoro di un’artista visiva accanto a quello dei fotografi nasce dall’uso peculiare fatto dalla Whettnal del mezzo fotografico, mezzo di archiviazione e fonte di ispirazione.

PALAZZO MAGNANI
Continua True Fictions. Fotografia visionaria dagli anni ’70 ad oggi la prima retrospettiva dedicata alla staged photography, allestita in autunno, ma rimasta aperta per sole tre settimane. Sarà finalmente visitabile  fino al 4 luglio con nuovi grandi nomi.

PALAZZO DA MOSTO
Camere che sognarono camere di Thomas Demand e Martin Boyce progetto della Collezione Girefin, analizza il linguaggio fotografico come mezzo di indagine, dimostrando come a volte proprio le immagini restituiscano il volto menzognero di fatti e di avvenimenti piuttosto che la verità. Mentre nell’esposizione Home Is Where One Starts From, una selezione di photobooks sia di natura documentaria che artistica affronta il tema dell’abitazione nella molteplicità dei suoi significati, la cui essenza sta nel rapporto tra dimensione fisica e intima di chi la vive.

 

OPEN AIR
Per la prima volta nella storia del Festival e in anteprima rispetto alla sua inaugurazione, il 15 maggio 2021 sette progetti di fotografi contemporanei saranno protagonisti di allestimenti unici open air: un modo diverso di vivere la fotografia, pensato per essere fruito da un pubblico ampio in qualsiasi condizione.
Alex Majoli presenta Opere Aperte, un progetto commissionato e prodotto dalla Fondazione ITeatri e da Reggio Parma Festival in collaborazione con Fotografia Europea, in cui si riflette sul rapporto tra il teatro e la città; al Parco del Popolo Jeff Mermelstein espone #nyc, un’indagine multiforme, comica e straziante sulla vita contemporanea; Virus di Antoine d’Agata, progetto dedicato all’epidemia Covid-19, sarà allestito sulle finestre di un palazzo di via Secchi; infine in Piazza Vittoria la mostra Eden di Soham Gupta sarà dedicata a una città immaginaria che progressivamente lascia spazio alla natura. Accanto a queste anche la mostra del fotografo vincitore della Open Call lanciata dal Festival: Marco Di Noia con il progetto Tottori racconta la storia di uno strano fenomeno astronomico. Infine Joan Fontcuberta presenta un importante progetto partecipativo, realizzato per donare a Reggio Emilia un’opera permanente dedicata alle collezioni di Palazzo dei Musei, da sempre fonte di ispirazione per il fotografo catalano.
Anche Spazio Gerra quest’anno ha pensato la propria proposta espositiva con un’istallazione nel giardino retrostante la propria struttura. In Back to land, Gianluca Abbate, Martin Baraga, Annamaria Belloni, DEM sono chiamati a una riflessione critica dedicata alle aree rurali regionali, in un’ottica di valorizzazione e rilancio di stili di vita oggi possibili anche grazie alle nuove tecnologie. All’interno invece un’installazione sonora sul ritorno alla terra delle acque e dei rifiuti, a cura di Riccardo Caspani, Giuseppe Cordaro e Lorenzo Immovilli.

CHIOSTRI DI SAN DOMENICO
In mostra Giovane Fotografia Italiana, progetto del Comune di Reggio Emilia alla sua ottava edizione, che valorizza i talenti della fotografia italiana contemporanea under 35. Nell’esposizione collettiva Reconstruction i progetti di Domenico Camarda, Irene Fenara, Alisa Martynova, Francesca Pili, Vaste Programme (Leonardo Magrelli, Alessandro Tini, Giulia Vigna), Martina Zanin, Elena Zottola, scelti da una giuria internazionale composta dai curatori Ilaria Campioli e Daniele De Luigi e dai rappresentanti dei festival partner, esplorano la combinazione tra fotografia e immaginazione per tentare una più autentica comprensione del reale.

BIBLIOTECA PANIZZI
Tesori in mostra espone alcuni tra gli oggetti più preziosi custoditi in biblioteca, oggetti straordinari raccolti in oltre due secoli, che sono diventati patrimonio e orgoglio della città.

MUSEI CIVICI
In Incontri! Arte e persone si espongono gli scatti nati dal lungo laboratorio che ha coinvolto il fotografo Luca Manfredi e persone con fragilità: un’idea nata dal progetto B. Diritto alla bellezza di Reggio Città senza Barriere, dedicato all’incontro tra creatività e fragilità.

 

Inoltre, forte della collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, il Festival ha creato negli anni una rete con le più importanti istituzioni culturali del territorio, che quest’anno vedono in particolare il coinvolgimento del MAST di Bologna, della Collezione Maramotti (RE) con le mostre Show Case. L’archivio esposto e Mollino/Insides, e di Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea di Rubiera (RE) che esporrà le mostre Lunario di Guido Guidi e Quattro Cortili di Luca Nostri.

Novità assoluta di questa edizione PHOTONICA, un progetto musicale realizzato in collaborazione con The Italian New Wave – format di Club To Club Festival per promuovere la nuova creatività musicale italiana – con la direzione artistica di Max Casacci, produttore e fondatore dei Subsonica, e The Italian New Wave,  in cui la commistione tra immagini e musica elettronica costruisce una declinazione musicale di Fotografia Europea.

Accanto alle mostre accompagna il Festival un calendario di appuntamenti pensato non solo per le tre giornate inaugurali – 21, 22, 23 maggio – ma che anche nelle settimane successive fino al 4 luglio: conferenze, incontri con gli artisti, letture portfolio, workshop, un bookfair dedicato agli editori indipendenti. Naturalmente, qualora non dovesse essere possibile, ogni incontro e conferenza verrà diffuso in diretta streaming.

A presto con il programma completo di mostre ed eventi!

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