OLTRE I LIMITI DELLA FOTOGRAFIA
Insieme Antoine d’Agata, fotografo Magnum, in un’esplorazione della pratica fotografica immersiva. Questa è un’opportunità per i fotografi che desiderano ampliare le loro prospettive e superare i limiti del loro approccio artistico o professionale. I partecipanti devono essere pronti a fotografare intensamente durante il workshop, a confrontarsi con ossessioni e contraddizioni mentre danno forma ad una serie di immagini che trasmettono la loro relazione privata con il mondo. Attraverso un processo intenso e intimo, saranno incoraggiati a guardare oltre gli aspetti puramente estetici della fotografia e ad esplorare un approccio più politico e/o esistenziale nella creazione di immagini. Il workshop ruota intorno alla fotografia come mezzo di azione per affermare la propria posizione personale all’interno della vita e all’interno del mondo.
SELEZIONE E REQUISITI
I partecipanti devono essere determinati, ma non devono essere esperti nelle loro capacità fotografiche. Questo workshop non riguarda l’apprendimento di nuove competenze tecniche, ma è invece progettato per migliorare la comprensione da parte degli studenti della loro pratica e del loro rapporto con l’argomento in questione, al fine di sviluppare a lungo termine un corpo di lavoro pertinente.
- Una selezione di immagini che attesta la tua pratica, preferibilmente su carta (formato a tua scelta).
- Attrezzatura fotografica (a causa del ritmo veloce del workshop, è altamente raccomandato che i partecipanti producano e modifichino digitalmente il loro lavoro).
Il seminario si terrà in inglese
BIO
Antoine d’Agata (Marsiglia, 1961) Vive e lavora tra Marsiglia e Parigi.
Antoine d’Agata lasciò la Francia nel 1983 e rimase all’estero per i dieci anni successivi. A New York nel 1990, approfondì il suo interesse per la fotografia frequentando i corsi all’ ICP, dove tra i suoi insegnanti vi furono anche Larry Clark e Nan Goldin.
Durante il periodo newyorchese, nel 1991-92, d’Agata lavorò come tirocinante presso il dipartimento editoriale di Magnum, ma nonostante le sue esperienze e la formazione negli Stati Uniti, dopo il suo ritorno in Francia nel 1993, si prese una pausa di quattro anni dalla fotografia. I suoi primi libri fotografici, De Mala Muerte e Mala Noche, furono pubblicati nel 1998 e l’anno seguente la Galerie Vu cominciò a distribuire il suo lavoro. Nel 2001, pubblicò Hometownand e vinse il Niépce Prize dedicato ai giovani fotografi.
Da quel momento in poi continuò a pubblicare regolarmente: Vortex e Insomnia furono pubblicati nel 2003, insieme alla mostra 1001 Nuits che inaugurò a Parigi; Stigma fu pubblicato nel 2004 e Manifeste nel 2005.
Nel 2004 d’Agata entrò a far parte dello staff di Magnum Photos e nello stesso anno, girò il suo primo breve film, Le Ventre il du Monde (The World’s Belly); questo esperimento condusse al film Aka Ana, girato nel 2006 a Tokyo.
Dal 2005 Antoine non ha avuto una residenza fissa, ma ha lavorato in giro per il mondo.
Ultime mostre: Den Haguen Museum (La Haye), Le Bal (Paris), MuCeM (Marseille), FORMA (Milan), Galerie Les Filles du Calvaire (Paris), International Photography Festival (Tel Aviv), Khelman’s Gallery (Amsterdam), Musée Nicéphore Niépce (Chalon-sur-Saone), mc2gallery (Milan).
