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VALERIE JOUVE - Corpi, interno fuori

Valérie Jouve è nata nel 1964 à Saint Etienne. Ora vive e lavora a Parigi.

La ricerca di Valerie Jouve indaga il paesaggio urbano e il rapporto tra il corpo e l'architettura delle città. Una ricerca nella quale l'artista cerca di fare dialogare queste due entità, spesso in contrasto tra loro.

Così l'artista ci racconta il suo progetto per Storie urbane, dal titolo Corpi, interno fuori:

"Reggio Emilia è una città fondata su un'architettura abbastanza vecchia, in cui, tuttavia, il rapporto del corpo con la città è molto vivo, c'è molta gente. C'è un grande divario tra i corpi vivi e presenti, che vivono qui, e un'architettura che sembra negare questa presenza, un'architettura senza corpo, che si impone, superficialmente, sul paesaggio.

Ho deciso di lavorare a questo progetto seguendo due direzioni. In primo luogo ho intenzione di lavorare sul movimento dei corpi, sui corpi che si muovono con un proprio ritmo, riproducendo una certa coreografia che sembra dar vita alla città. In secondo luogo, vorrei cercare di documentare alcune delle architetture, degli edifici, che ancora custodiscono una forte presenza della storia, una memoria di Reggio, e che oggi si trovano svuotate della loro vita, abbandonate e sostituite da architetture che non ripropongono questo tipo di presenza, architetture lisce. Vorrei confrontare questi corpi umani, corpi vivi, con queste architetture abbandonate, che sono traccia di una memoria e che sono soppiantate da architetture nuove, assolutamente non propositive.

Da Reggio Emilia mi aspettavo un luogo con meno industrie e meno fabbriche rispetto alla situazione che ho trovato. Ho visto molta immigrazione, africani del Nord soprattutto, e anche molti ucraini. Nonostante questo, però, resto abbastanza attaccata alla mia idea iniziale dell'Italia, un'Italia che resiste ancora molto al movimento attuale, trovo che sia i corpi che le architetture siano molto resistenti a ciò che sta succedendo adesso.

Sono stata anche molto contenta di vedere il luogo in cui ha vissuto Luigi Ghirri, un fotografo che amo molto. Trovo che abbia rappresentato bene l'Italia di oggi, allontanandosi, comunque, da ogni stereotipo. Il paesaggio reggiano è ancora molto poetico, molto aperto, con una campagna ancora molto presente, a differenza di ciò che accade in Francia, dove l'industria ha, a poco a poco, soppiantato la campagna.

E' molto interessante vedere a che punto l'immigrazione italiana si differenzi da quella francese. In Francia, le diverse etnie si chiudono in luoghi molto precisi e definiti nella città, mentre qui l'immigrazione è fluida, mobile, e ogni luogo è condiviso da tutti. Non esiste, qui, una distanza tra il luogo centrale, in cui vivrebbe la popolazione italiana, e i luoghi marcati dall'immigrazione. Camminando nella città, si nota una popolazione mescolata. E'una cosa che mi ha colpito, una cosa del tutto nuova, almeno per me, che sono francese".

[Brano tratto dall'intervista realizzata per il video-documentario dal titolo Molte città, Sguardi diversi, realizzato nell'ambito della Settimana della Fotografia Europea]

Sito ufficiale: www.valeriejouve.com.

Alcune mostre personali

2005 - Hannover Sprengel Museum, commissaire Inka Schube
2004 - Amsterdam - Réalisation d'un Film 'Time Working', Atelier HSL
2004 - Lyon - Réalisation Publique, Art Entreprise
2003 - Marseille - Ateliers de la ville de Marseille, commissaire Thierry Olat (catalogue)
2003 - Villeurbanne - Institut d'Art Contemporain, commissaire Dirk Snauwaert
2003 - Vénissieux (France) - Centre d'Art Contemporain, commissaire Anne Giffon (commande photographique)
2003 - Paris - Galerie Anne de Villepoix
2002 - Winthertur (Suisse) - Winthertur Museum, commissaire Urs Stahel
2002 - Salamanque - Consorcio 2002 - "Un proyecto Fotografico" (catalogue)
2001 - Stockholm - Galerie Index
2000 - Los Angeles - Santa Monica - Galerie Shoshana and Wayne
2000 - Genève - Galerie Charlotte Moser
2000 - Beauvais (France) - Espace Culturel François Mitterand

Alcune mostre collettive

2004 - Paris - L'Ombre du Temps, Galerie Nationale du Jeu de Paume
2004 - Paris - Autoportrait, Galerie Michel Rein
2004 - Lausanne - Conditions Urbaines, Galerie Donzévansaanen
2004 - Nürnberg - Yet Untitled, Kunsthalle Nürnberg
2004 - Romans (Drôme) - Portraits groupés, Palais Delphinal
2004 - Barcelone - Ficcions, documentals, Projection du film: 'Grand Littoral', Fundacio La Caixa
2004 - Rome - Fabrique de l'Image, commissaire Guillaume Legall, Villa Médicis
2004 - Lyon - Suite 01, Ecole des Beaux Arts de Lyon
2003 - Erlangen (Allemagne) - L'Invention de la Ville, Stadtmuseum (catalogue)
2003 - Bordeaux, Montréal et Québec - Les affiches ne meurent jamais. Le Bleu du Ciel, Artexte et le Lieu. Édition d'affiches
2003 - Paris - Valérie Jouve, Jean Luc Moulène, Florence Paradeis, Le Plateau
2004 - Vigo - Cardinales, commissaires Bartomeu Mari et Dirk Snauwaert, MARCO Museo de Arte Contemporaneo (catalogue)
2002 - Bruxelles - Paysages Urbains - Paysages Humains, commissaire Véronique de Belfroie, Office Park Nysdam
2002 - Munster - Formal Social, commissaire Carina Plath, Westfälisher Kunstverein (catalogue)
2002 - Brest - Réalités : Hommage à Courbet, commissaire Philippe Cyroulnik, La Passerelle (catalogue)
2001 - Amsterdam - Runa Islam, Valérie Jouve, Vibeke Tandberg, commissaire Hripsimé Visser, Stedelijk Museum
2001 - Oslo - The City / Byen, Galleri Wang
2001 - Sète (France) - LÉGERDIFFÉRÉ, commissaire Noelle Tissier, Centre d'Art Contemporain
2001 - Amsterdam - Oublier l'Exposition, Huis Marseille
2000 - Paris, Vitry sur seine - Cette culture qui vient de la rue, Galerie Municipale, commissaire Pierre Restany (catalogue)
2000 - Dortmund (Allemagne) - Plan B, hARTware projekte
2000 - Bruxelles - L'invitation à la ville, commissaire Anne Wauters, Bâtiment Vanderborght
2000 - Amiens - Valérie Jouve, Djamel Tatah, Maison de la Culture d'Amiens (catalogue)