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FABIO BONI

Nasce nel 1965 a Reggio Emilia, dove vive e lavora dedicando particolare attenzione al ritratto e alla fotografia sociale.
Nel 1996 partecipa alla collettiva AEmilia, promossa dalla Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia con una serie di immagini sulle famiglie.
I lavori del 1997, La campagna e il deserto, fotografie al popolo profugo dei Sahrawi, e del 1999, Vidonci, un campo profughi in Slovenia, segnano una svolta importante per il linguaggio del fotografo che ripulisce le immagini da elementi narrativi superflui concentrandosi sulle fisionomie e sugli sguardi delle persone che gli sono davanti.

Nel 2001 pubblica un nuovo lavoro sulle famiglie, Abitanti, con racconti di Giuseppe Pederiali.
Nel 2003 realizza La misura del tempo, a cura di Marco Vincenzi, un progetto e una pubblicazione sugli abitanti di Montefiore(Rimini), e pubblica il libro Via Roma, paesaggi umani. Partecipa inoltre alla pubblicazione I mille volti della luce a cura di Filippo Maggia.

Nel 2004 espone una selezione del lavoro centocinquantaseibambini alla galleria Nepente di Milano e partecipa alla collettiva Suburbia, a cura di Marinella Paderni e Marco Senaldi. Nel 2005 partecipa alla collettiva Captivi, a cura di Gigliola Foschi e Andrea Dall'Asta, presso lo spazio S. Fedele a Milano. Dal 1999 č docente presso il CFP Bauer di Milano, con corsi sul ritratto. Sue opere sono conservate presso collezioni pubbliche.