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PAOLA DE PIETRI

Nasce nel 1960 a Reggio Emilia dove vive e lavora. Ha studiato al Dams, facoltà di Lettere e Filosofia, Università di Bologna. Le sue immagini nascono da un'attenta osservazione del territorio, sia esso quello urbano delle città italiane, oppure quello organico e vegetale della natura.

Ha lavorato fin dalle prime serie di fotografie sul tema del rapporto dell'uomo con lo spazio e delle sue dinamiche temporali. 
Sono del 1994 le fotografie realizzate dalla mongolfiera di frammenti di paesaggio e persone. Del 1997/99 è la serie dei dittici dove una o più persone che camminano per strada sono riprese in due momenti successivi in uno spazio contiguo.
Il tempo come matrice di ogni storia personale, come garanzia di identità. La stessa azione formatrice del tempo sulla natura attraverso la quale i luoghi sono percepiti come perennemente in transizione è il motivo dominante della serie di fotografie realizzate tra il 2000 e 2001 e poi nel 2002 nelle fotografie di lava sull'Etna.
Nell'installazione video del 2003, Trentuno dicembre millenovecentosessanta presenta sei ritratti di persone che sono nate lo stesso giorno, mese e anno, accompagnati da voci fuori campo narranti la storia di ognuno. Ciascun video è il ritratto in movimento di una persona e i luoghi scelti sono spazi aperti a loro familiari, nei quali accadono di continuo dei microavvenimenti.

"Si può sostenere che quella di Paola De Pietri è una fotografia di comportamento performativa, tutta tesa a interpretare il reale secondo uno stato di esperienza e di relazione" (Claudio Marra, in Paola De Pietri, Quaderni della Galleria d'Arte Moderna di Bologna, Bologna 2001).
Del 2004 è la serie Dormi sonni tranquilli? Immagini notturne di periferie dove abitazioni e spazi verdi si susseguono in uno spazio urbano definito e assumono un aspetto inquietante, a volte destabilizzante.

Ha partecipato a importanti esposizioni in Italia ed in Europa.
Nel 2001 ha rappresentato l'Italia alla mostra fotografica GoEurope: The Kaleidoscopic Eye alla Kunsthalle di Braunschweig. Ha esposto alla mostra Venezia-Marghera, in occasione della Biennale di Venezia; all'Espace Electra di Parigi (2000); alla Galleria d'arte moderna di Bologna (2001); al MAXXI, Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma; alla X Biennale della fotografia italiana a Palazzo Bricherasio, Torino; a Forte Belvedere, Firenze, nel 2003.
Nel 2004 partecipa alla Biennale d'architettura a Venezia nell'ambito della mostra Sguardi contemporanei. Nel 2005 è invitata alla XIV Quadriennale di Roma tenutasi alla Galleria nazionale d'arte moderna; alla mostra La dolce crisi a Villa Manin, Udine; al Photomuseum di Winterthur per la mostra Trans Emilia.