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PROTAGONISTI EVENTI

Francesca Alati (relatore), responsabile di Progetto per le nuove Stazioni AV. L'architetto Alati è stata responsabile e coordinatrice dei due concorsi internazionali di progettazione espletati da TAV per le Stazioni di Firenze e Napoli Afragola, assegnate rispettivamente a Norman Foster e Zaha Hadid e si occupa anche delle opere di Santiago Calatrava nel Comune di Reggio Emilia.

Lewis Baltz (relatore) è nato nel 1945 a Newport Beach, California. Alla fine degli anni '70 è stato fra i protagonisti del movimento "New Topographic". Baltz ha realizzato una "counter aestethics", un'estetica antagonista, rivelando con occhio spassionato paesaggi desolati e luoghi dimenticati. Baltz ha studiato al San Francisco Art Institute e ha ricevuto il Master of Fine Arts from Claremont Graduate School nel 1971. Ha pubblicato tra gli anni '70 e la fine degli anni '80 The New Industrial Parks, Nevada, San Quentin Point, Camdlestick Point, fra i libri fotografici più significativi e apprezzati sia negli Stati Uniti che in Europa. Nel 1993 ha realizzato un film su commissione di Linea di Confine, intitolato End to End. Si tratta di una lunghissima ininterrotta carrellata sulla via Emilia la cui colonna sonora è stata realizzata con spezzoni di trasmissioni radio locali. Il materiale ripreso è stato in seguito sovrascritto con un testo che narra la storia sociale dell'Emilia, dalle società di mutuo soccorso fino alla nascita del PDS passando per la Resistenza e la nascita delle cooperative di consumo. Nel 1998 ha pubblicato un libro-catalogo della mostra al Museum of Contemporary Art che contiene la trilogia Ronde de Nuit, Docile Bodies, Politics of Bacteria, in cui rappresenta le molteplici forme di controllo e di potere che vengono esercitate sugli esseri umani. Suoi lavori sono stati presentati in numerose esposizioni in tutto il mondo ed appaiono in musei quali: Whitney Museum, New York; SFMoma, San Francisco; Museum of Contemporary Art; Helsinki; Musèe d'Art Modern, Paris. E' stato tra i primi a usare la foto come forma di arte concettuale.

Daniele Benati (relatore) è nato a Reggio Emilia e ha insegnato in diverse università degli Stati Uniti e d'Irlanda. Ha tradotto opere di James Joyce, Flann O'Brien e Tony Cafferky, e ha curato l'edizione americana del monologo teatrale di Raffaello Baldini Carta Canta (Page Proof, Bordighera Press 2000). Autore di Cani all'inferno (Feltrinelli, 2004) e Silenzio in Emilia (Feltrinelli, 1997).

Alberto Bertoni (relatore) insegna Letteratura italiana contemporanea all'Università di Bologna. Sul versante critico e saggistico, ha curato l'edizione dei Taccuini 1915/1921 di Filippo Tommaso Marinetti (il Mulino, 1987), ha collaborato alla Letteratura italiana Einaudi diretta da Alberto Asor Rosa e ha pubblicato numerosi saggi e articoli di argomento novecentesco: Dai simbolisti al Novecento. Le origini del verso libero italiano (il Mulino,1995); Una geografia letteraria tra Emilia e Romagna (con Gian Mario Anselmi, CLUEB, Bologna 1997); Partiture critiche (Pacini, 2000); Una distratta venerazione. La poesia metrica di Giudici (Book Editore, 2001); Il sosia di Providence e altri incontri fra l'Emilia e l'America (Diabasis, 2002), Montale vs. Ungaretti (con Jonathan Sisco, Carocci 2003), Trent'anni di Novecento (Book Editore, 2005). Sul versante poetico è autore, fra l'altro, di Lettere stagionali (Book Editore,1996); Tatì (ibid., 1999); Il catalogo è questo. Poesie 1978-2000 (Il cavaliere azzurro, Parma 2000); Le cose dopo. Poesie 1999-2003 (Aragno 2003). Ha inoltre svolto una costante attività di performance: in collaborazione con il poeta Enrico Trebbi e con il musicista Ivan Valentini ha realizzato due CD di Poesia & Musica: La casa azzurra (Mobydick, 1997); e Viaggi (Arxcollana & Book Editore, 2002). Per Book Editore dirige la collana di poesia contemporanea "Fuoricasa".

Stefano Boeri (relatore) - Milano 1956 - è architetto, direttore della rivista Domus e docente di Urbanistica presso l'IUAVdi Venezia. Collaboratore per dieci anni del supplemento culturale del quotidiano "Il Sole 24 Ore", Stefano Boeri è stato curatore del settore Architettura della Triennale di Milano, per la quale ha realizzato nel 2002, "U.S.E. Uncertain states of Europe", una ricerca sul futuro dell'Europa (USE - Un viaggio nell'Europa che cambia, Skira editore, Milano, 2003). Stefano Boeri è co-fondatore dell'agenzia di ricerca "Multiplicity", con la quale ha ideato installazioni per alcune delle principali istituzioni di architettura e arte contemporanea, come Documenta a Kassel, la Biennale di Venezia, la Kunstwerke di Berlino, il Musée d'Art Moderne di Parigi, la Generali Foundation di Vienna, la galleria TN Probe di Tokyo. Curatore di numerose mostre (Bordeaux, Bruxelles, Kassel, Tokyo, Perth) e di volumi quali Mutations con Obrist e Koolhaas, ha progettato installazioni sulla nuova condizione urbana per l'IFA di Parigi, la Biennale di Venezia e la Triennale di Milano. Le sue ricerche si rivolgono alla rivisitazione dei territori urbani europei e delle forme con le quali discipline diverse osservano e rappresentano la città contemporanea.

Stefano Bollani Trio - La musica del pianista Stefano Bollani è di marcato sapore italiano, di piacevole e frizzante rapporto con il passato, caratteristiche evidenti sia nel gruppo L'orchestra del Titanic che nel progetto La gnosi delle fànfole, in cui Bollani mette in musica le giocose poesie surreali di Fosco Maraini; identiche caratteristiche emergono in Abbassa la tua radio, un omaggio alla musica leggera italiana degli anni '30-'40 realizzato con 18 cantanti e musicisti di diversa estrazione, e nei suoi due ultimi lavori: Les fleures bleues (dedicato all'universo dello scrittore Raymond Queneau) e Smat smat, entrambi incisi per la prestigiosa etichetta francese Label Bleu. Per quanto i suoi interessi siano molteplici e a 360 gradi, il suo percorso è lineare: diploma in pianoforte presso il conservatorio Cherubini di Firenze. Esordisce professionalmente all'età di 15 anni e da allora ha modo di partecipare a più di 60 incisioni discografiche e a concerti in tutti i più importanti festival del mondo, da Umbria Jazz a Montreal, da Saalfelden al North Sea, suonando su palchi prestigiosissimi come la Scala di Milano e la Town Hall di New York; fino alle ultime recenti esibizioni al mitico Blue Note, sempre a New York. Vince il referendum della rivista Musica Jazz nel 1998 e il Django d'or italiano nel 2000, entrambi nella categoria giovani talenti. Nel 2002 vince il premio Ciampi come miglior arrangiamento per l'album Disperati intellettuali ubriaconi di Bobo Rondelli e il premio Positano jazz come miglior musicista italiano. La rivista giapponese Swing Journal gli conferisce nel 2003 il New star Award, riconoscimento che per la prima volta viene dato a un musicista europeo. Secondo la classifica pubblicata dalla stessa rivista, nel mese di luglio il suo disco Falando de amor, uscito solo in Giappone, è al primo posto nelle vendite jazz. Nel settembre 2003 riceve a Napoli il premio Carosone. Fra gli artisti con cui ha collaborato, troviamo grandi del jazz (prima di tutto Enrico Rava, con cui suona stabilmente da sei anni, ma anche Richard Galliano, Aldo Romano, Gato Barbieri, Phil Woods, Lee Konitz, Pat Metheny, Han Bennink, Paolo Fresu, Roberto Gatto, Miroslav Vitous, Michel Portal), esponenti della sperimentazione elettroacustica (Hector Zazou, Elliot Sharp, Zeena Parkins, il gruppo Timet di Lorenzo Brusci) e artisti dei generi musicali più disaparati (Gianmaria Testa, Elio e le Storie Tese, Gino Paoli, Zizi Possi, Sainhko Namtchylak, Irene Grandi, Petra Magoni, Marco Parente, Cristina Donà). In ambito teatrale ha ideato e realizzato spettacoli con David Riondino, la Banda Osiris, Giorgio Gallione e il teatro dell'Archivolto, Maurizio Crozza, Claudio Bisio.

Andrea Branzi (relatore), architetto e designer, nato a Firenze nel 1938, dove si è laureato nel 1967, vive e lavora a Milano. Dal 1964 al 1974 ha fatto parte del gruppo Archizoom Associati, primo gruppo di avanguardia noto in campo internazionale, i cui progetti sono oggi conservati presso il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma e al Centro Georges Pompidou di Parigi. Dal 1967 si occupa di design industriale e sperimentale, architettura, progettazione urbana, didattica e promozione culturale. E' Professore Associato alla III Facoltà di Architettura e Disegno Industriale al Politecnico di Milano. L'attività di Andrea Branzi si è svolta fin dall'inizio nel settore del progetto urbano, dell'architettura e del design, intese come attività professionali integrate e impegnate nella produzione di innovazione. In questo senso c'è sempre stata una stretta relazione tra progetto e ricerca, intesi come attività impegnate a spostare in avanti la conoscenza e la riflessione critica sul progetto e sul contesto storico. Autore di numerosi libri sulla teoria del progetto contemporaneo e sulla storia del design italiano, che sono stati pubblicati fino dagli anni '80 in Italia, Inghilterra, Francia, Stati Uniti. Unico autore del settore con tre titoli pubblicati da MIT press (U.S.A).

Richard Burdett (Londra, 1956) è architetto e urbanista a Londra. È Professore di Architettura e Urbanistica alla London School of Economics (LSE) e consulente per l'architettura del Sindaco di Londra. La sua competenza si svolge nella comprensione delle relazioni tra architettura, design urbano e società urbana, operativa nell'interfaccia tra pratica urbana, politica e ricerca. Burdett ha rappresentato un ruolo chiave nelle istituzioni che hanno formato una cultura dell'architettura in Gran Bretagna - la 9H Gallery, l'Architecture Foundation, LSE Cities Programme, l'Unità di Architettura e Urbanistica del Sindaco e l'Urban Task Force del Governo Britannico - ed è consulente di organizzazioni pubbliche e private tra cui la Tate Gallery, la BBC, NM Rothschilds e la Deutsche Bank. È stato membro di giurie di molti concorsi internazionali di design tra cui il Museo d'Arte Moderna di Roma, la Tate Modern a Londra, Forum 2004 a Barcellona e un nuovo quartiere residenziale a Pechino. Dirige una serie di incontri annuali con i Sindaci Europei ed è il responsabile di "Urban Age", un ciclo di conferenze internazionali sulle città, finanziato dalla Deutsche Bank, svolte nelle città globali come New York, Shanghai, Londra, Berlino, Mexico City e Johannesburg. Burdett ha curato oltre 40 mostre sull'architettura contemporanea e le città , è un collaboratore continuativo della stampa e dei media e ha presentato un documentario per la BBC su Villa Malaparte. Cresciuto e formatosi a Roma, Burdett vive a Londra.

Giovanni Catellani, Assessore alla Cultura del Comune di Reggio Emilia.

Giuseppe Cederna (relatore) è nato a Roma il 25 giugno 1957. È attore di cinema e teatro. Tra i film ricordiamo Marrakesh Express e Mediterraneo di Gabriele Salvatores; El Alamein di Enzo Monteleone ecc. Da anni collabora con l'inserto di "la Repubblica" "Viaggi", "I Meridiani", "l'Espresso" e "Gente Viaggi". Autore de Il grande viaggio (Feltrinelli, 2004).

Anna Detheridge (relatore), t eorica delle arti visive, docente del Cleacc (Corso di Laurea in Economia delle Arti e della Cultura Contemporanea) all'Università Bocconi di Milano; ha insegnato Arte e Design alla Facoltà di Design Industriale del Politecnico di Milano. Per molti anni caposervizio delle pagine di arte e cultura del Domenicale de Il Sole 24-Ore, oggi collabora al giornale con un articolo settimanale in qualità di critico.Pubblicazioni: Le Immagini al Potere curatela del catalogo, Ed. Mazzotta 1996; Guardare l'Arte coautore con Angela Vettese (Ed. Il Sole 24-Ore); Diversities, (Charta 2004). Negli ultimi anni ha curato le seguenti mostre: Arte Pubblica in Italia: lo spazio delle relazioni (giugno-novembre 2003) alla Fondazione Pistoletto, Biella; INNATURA, la X Biennale della Fotografia, (settembre-ottobre 2003) a Palazzo Bricherasio, Torino; Village Global , mostra retrospettiva dedicata agli anni Sessanta al Musée des Beaux Arts di Montreal (ottobre 2003 - marzo 2004) in qualità di guest curator. Nel 2002 ha fondato l'Associazione culturale non profit "Connecting Cultures" che è attiva nel campo delle politiche culturali, dell'arte pubblica, della progettazione e della formazione. Connecting Cultures ha in corso un progetto commissionato dalla Regione Toscana per la creazione di una Fabbrica della Cultura a Montevarchi (Provincia AR). Nel giugno 2005 ha lanciato un progetto internazionale di Open publishing Artplaces.org presentato alla Biennale di Venezia.

Gerardo Di Lella - Lino Quagliero Jazz Big Band
della Radio Rai Televisione Italiana

Gerardo Di Lella vanta nel suo curriculum collaborazioni con Lee Konitz, Steve Grossman, Tony Scott e con il chitarrista tunisino Fawzi Chekili, col quale ha formato un inedito gruppo di musica etno-jazz. Ha partecipato al Premio Città di Recanati 2003 accompagnando il cantante soul-blues di fama mondiale Solomon Burke e ha scritto arrangiamenti per la cantante israeliana Noa, dirigendo l'Orchestra Scarlatti di Napoli accompagnata dal quartetto di Stefano Di Battista. Nel 2004 ha inaugurato il Palalottomatica dirigendo un'orchestra di 50 elementi, e ha curato gli arrangiamenti per la trasmissione Grazie Alberto, un omaggio di Rai 2 ad Alberto Sordi, nella quale ha diretto l'orchestra accompagnando numerosi personaggi della televisione e dello spettacolo. Lino Quagliero è considerato dagli addetti ai lavori uno dei più grandi arrangiatori italiani. Ha lavorato per oltre 35 anni per la Rai al fianco di maestri come Giorni Kramer, Pino Calvi, Bruno Canfora, Gianni Ferrio, ecc. La serata in piazza S. Prospero prevede un concerto Jazz con la presenza di musicisti, 4 saxofoni, 3 trombe, 2 tromboni, basso, percussioni e vocalist, fra i più apprezzati in Italia; infatti oltre a Gerardo di Lella e Lino Quagliero sarà presente la vocalist e cabarettista Minnie Minoprio.

Vittorio Fagone (relatore), già direttore della Galleria d'arte moderna e contemporanea Accademia Carrara di Bergamo, attualmente dirige la Fondazione Ragghianti di Lucca e insegna museografia al Politecnico di Milano (Facoltà di Architettura, Bovisa) critico e storico dell'arte contemporanea, da molti anni è tra i più assidui studiosi dell'arte degli anni Trenta. A lui si deve, tra l'altro, il piano generale dell'esposizione Annitrenta (Milano, Palazzo Reale, 1982) che ha segnato una svolta radicale nella valutazione critica della cultura visuale in Italia tra le due guerre. Negli ultimi tempi ha curato, in Italia e all'estero, mostre monografiche dedicate a Carrà, Sironi, Birolli, Vedova, alla Pittura murale e al movimento di Corrente.

Paola Borgonzoni Ghirri e Ilaria Ghirri (relatori), rispettivamente moglie e figlia di Luigi Ghirri. Da anni si occupano della divulgazione del patrimonio iconografico del grande fotografo.

Francesco Guccini (relatore), n ato il 14 giugno 1940 a Modena. Nel 1961 si trasferisce a Bologna e si iscrive all'università, dove nasce il mito dell'eterno studente: completa gli esami, ma non si laurea. La carriera musicale di Guccini comincia alla fine degli anni '50. Nel 1961 scrive la sua prima canzone ("L'antisociale"), si fa conoscere soprattutto come autore ed è vittima di una censura all'italiana con "Dio è morto". Francesco Guccini è anche scrittore: ha esordito nel 1989 con Croniche Epafaniche seguito nel 1993 da Vacca d'un cane. Nel 1997 poi, insieme a Loriano Macchiavelli, si è cimentato nel giallo, con Macaronì, seguito nel 1998 da un altro giallo scritto ancora con Macchiavelli: Un disco dei Platters. In mezzo a tutto questo, si trovano anche un curioso dizionario Italiano-Pavanese e la biografia Un altro giorno è andato. Del 2003 è il libro Cittanòva blues.

Margherita Guccione (relatore), a rchitetto, dirige il Servizio architettura e urbanistica della DARC - Direzione generale per l'architettura e l'arte contemporanee ed è il responsabile scientifico del nascente Museo di architettura nel MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo. I suoi ambiti privilegiati di ricerca sono l'architettura del Novecento, la conservazione e la valorizzazione degli archivi degli architetti e il rapporto tra contemporaneità e conservazione. Tra le ultime pubblicazioni: Zaha Hadid, opere e progetti, 2002; Documentare il contemporaneo, gli archivi degli architetti, 2002; Il ponte e la città, Sergio Musmeci a Potenza, 2003. Vive e lavora a Roma.

Angela Madesani (curatrice, relatore), storica e critica d'arte, collabora con diverse riviste d'arte e ha curato numerose mostre presso istituzioni pubbliche e private. Tre queste, ricordiamo: Utopie quotidiane al Padiglione di Arte Contemporanea di Milano, insieme a Vittorio Fagone (2002), dal 1997 la rassegna biennale di arte giovane Periscopio con la Provincia di Milano e nel 2004 Cantieri dell'Arte presso l'ex Cantiere Binda di Milano. Insegna alla Laba di Brescia e presso l'Istituto Europeo del Design di Milano (Storia della fotografia), l'Accademia di Brera, il GIOCA dell'Università di Bologna e l'Istituto Italiano di Fotografia di Milano.
Ha pubblicato: Le icone fluttuanti. Storia della videoarte e del cinema d'artista (Bruno Mondatori, 2002), Luigi Veronesi e Cioni Carpi alla Cineteca italiana di Milano (con L. Caramel, Il Castoro, 2002), Storia della fotografia (Bruno Mondatori, 2005).

Giorgio Messori (relatore) nato a Castellarano (RE) nel 1955, ha esordito come narratore con L'ultimo buco nell'acqua (Reggio Emilia 1983), scritto con Beppe Sebaste. Altri racconti sono poi usciti sul «Semplice», su «Riga» e sull'antologia curata da Gianni Celati Narratori delle riserve (Milano 1992). Ha tradotto il libro di Peter Bichsel Il lettore (Milano 1989) e pubblicato saggi sulla letteratura e sull'arte, con particolare riguardo alla fotografia. Tra questi ricordiamo il volume Atelier Morandi (Bari 1992) realizzato insieme al fotografo e amico Luigi Ghirri. Attualmente vive a Tashkent (Uzbekistan) dove insegna Italiano all'università.

Luca Molinari (relatore), a rchitetto e critico, professore associato di Storia dell'architettura contemporanea presso la Facoltà di Architettura della II Università di Napoli. E' stato responsabile per il settore architettura della Triennale di Milano tra il 2000 e il 2004. Collabora con numerose riviste italiane e straniere tra cui Abitare, Lotus, Domus e Vanity Fair. Dal 1996 è Editor per l'architettura della casa editrice Skira e ha curato numerose mostre nell'ambito dell´architettura contemporanea e della fotografia. Ha dato vita alla prima Festa per l'Architettura della Triennale di Milano e alla prima edizione della Medaglia d'Oro per l'architettura italiana. Dal 2005 è coordinatore della Scuola di Design Naba, Milano. Tra le sue pubblicazioni: Barcellona. Architetture e spazi urbani 1975-1992, CittàStudi, 1998; Santiago Calatrava, Skira, 1998; Postwar Italian Architecture 1944-1960, 2G n.15, 2000; Tendenze dell'architettura nord Americana. Gli anni Novanta, Skira, 2001; 50. Nuova architettura italiana. Due generazioni a confronto (Motta, 2002); Piero Portaluppi, Skira, 2003.

Riccardo Panattoni (curatore, relatore), docente di Filosofia Morale Università di Verona e co-direttore della rivista "Con-tratto" di Padova (con Emanuele Morandi) e direttore del "Centro Studi sulle Categorie Politiche dell'Europa" di Reggio Emilia. È autore di Il Dono della Filosofia - Martin Heidegger e l'abitare dell'uomo (1997) e coautore di L'Esperienza di Dio - Filosofi e Teologi a confronto (1996), Ripensare lo spazio politico: quale aristocrazia? (1998), Dietrich Bonhoeffer e la comunità del cuore (1999), La Comunità: la sua legge, la sua giustizia (2000).

Carlo Arturo Quintavalle (relatore), c ritico e saggista, fondatore del Museo di storia dell'arte medievale. Preside della Facoltà di Lettere e Filosofia, Direttore dell'Istituto di Storia dell'arte dell'Università di Parma. E' consulente scientifico del Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell'Università di Parma, che possiede la più grande raccolta fotografica d'Italia. Critico e saggista è stato insignito dal Presidente Ciampi della Medaglia d'argento per la critica d'arte per le benemerenze della cultura e dell'arte.

Lorenzo Romito (relatore), architetto, è membro fondatore del Laboratorio d'Arte Urbana "Stalker", un soggetto collettivo, composto da artisti ed architetti, che compie ricerche ed azioni sul territorio con particolare attenzione alle aree di margine e ai vuoti urbani in via di trasformazione. Gli è stato commissionata la stesura della mappa di Roma e della sua periferia e lavora anche in quartieri di Milano, Napoli, Torino, Berlino, Orleans e Parigi, con lo scopo di individuare nuovi percorsi, che passino attraverso zone abbandonate mediante zone di collegamento prima pensate isolate. Romito è tra i promotori dell'esperienza di Osservatorio Nomade sul Corviale a Roma, edificio di 1 km di lunghezza per 8000 abitanti, si presenta come una nuova modalità di progettare ascoltando innanzitutto chi vive e trasforma gli spazi. Ascoltare il cuore della città e delle sue periferie per cambiarle con umanità. Un'occasione che ha raccolto giovani architetti, artisti, musicisti italiani er intervenire sul corpo malato della città, un caso unico in Italia.

Thomas Seelig (relatore) - 1964 Colonia - ha studiato Comunicazione Visiva presso la Fachhochschule di Bielefeld e successivamente ha frequentato un corso specialistico per curatori presso l'Accademia Jan van Eyck a Maastricht. Ha curato la sezione fotografica dello Stadthaus di Ulma con personali di Joel Sternfeld, Ed van der Elsken e Public Relation, una collettiva sulla giovane fotografia britannica. Parallelamente alla sua posizione di direttore della sezione fotografica per la Galleria Ulrich Fiedler di Colonia, ha lavorato come curatore freelance per mostre quali Form Follows Function, Fotobiennale Rotterdam 2000, Trade per il Fotomuseum di Winterthur nel 2001 e Yet Untitled - The Collection Bernd F. Künne per la Städtische Galerie di Wolfsburg nel 2002. Dal 2003 ricopre la posizione di curatore presso il Fotomuseum di Winterthur. Assieme a Urs Stahel ha curato The Extasy of Things, TRANS EMILIA - The Linea di Confine Collection: A Territorial Reconnaissance of the Emilia Romagna e di recente Real Fantasies - New Photography from Switzerland.

David Trottin (relatore) - 1965 Parigi - si laurea in Architettura nel 1990 all'Università di Paris Villemin. Nello stesso anno fonda lo studio Jumeau / SoA sarl d'Architettura con L. Paillard sino al 2003 e nel 1992 nasce lo studio Périphériques Architéctes con Emmanuelle Marin-Trottin. David Trottin è professore invitato all' Ecole d'Architecture Paris-Tolbiac et Paris-Charenton (1996-2000), all'Ecole d'architecture de Marne-la-Vallée (2000-2003) e ai Laureati del concorso Europan 3. Oltre ad abitazioni private, Périphériques Architéctes realizza numerosi edifici per la cultura e lo spettacolo (mediateche, biblioteche, musei, centri culturali), istituti scolastici e scenografie, partecipando a numerosi concorsi internazionali. Tra le mostre più recenti di Périphériques Architéctes si ricordano Visions françaises, anno della Francia in Cina, Pechino, Shanghai, Shenzhen, aprile-ottobre 2005; Archilab, Orléans, octobre 2004; 1° Biennale d'Architettura di Pechino (Cina), settembre 2004. Nel catalogo delle Edizioni Périphériques, tra i diversi titoli di interesse spiccano quelli sul tema dello spazio domestico (Your house now, 2002, éd. In-Ex projects+ Birkhaüser Verlag; Domesti(city), Archilab 2001, éd. In-Ex projects; My home is yours, your home is mine, 2000, éd. In-Ex projects) e della cultura.