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MICHELE ZAZA

Michele Zaza nasce a Molfetta nel 1948. Dopo aver frequentato l'istituto di Belle Arti di Bari, si trasferisce a Milano per seguire il corso di scultura di Marino Marini all'Accademia di Brera.
E' a Milano che, all'inizio degli anni Settanta presso la Galleria Diagramma di Luciano Inga Pin, prende il via la sua attività espositiva.

La ricerca di Michele Zaza intende riallacciare i legami con l'origine, ritrovare la dimensione poetica e mitica dell'uomo, in uno scambio tra natura e uomo, cioè tra mondo reale e arte. Verso la fine degli anni Settanta le sue opere giocano sul rapporto invertito tra l'alto e il basso, tra il cielo e la terra, liberano le cose dalla loro funzione utilitaria, quotidiana e usuale: il pane non è più concepito come alimento ma, perdendo il suo valore originale, diventa elemento creativo.

Negli anni Ottanta e Novanta le opere investono lo spazio reale: le sculture in legno si collocano al di fuori dello spazio fotografico. Fotografia e scultura compenetrandosi si rafforzano reciprocamente. Ha partecipato a Documenta 6 e 7 di Kassel, alla Biennale di Venezia con una personale, ha esposto, tra le altre sedi, alla galleria Leo Castelli di New York, alla Galleria Yvon Lambert di Parigi, alla Galleria Annemarie Verna di Zurigo, alla Galleria Tanit di Monaco.